Message de Jérôme II, archevêque d'Athènes

sua Beatitudine l’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronymos II
sua Beatitudine l’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronymos II
Bose, 5 - 8 septembre 2012
XXe Colloque œcuménique international
Il est nécessaire et urgent que l'homme ressemble au Seigneur et au maître de l'univers. Comme le Seigneur, venu dans le monde, a vécu dans la nature

XXe Colloque œcuménique international
de spiritualité orthodoxe 

L'HOMME GARDIEN DE LA CRÉATION

Bose, mercredi 5 - samedi 8 septembre 2012

en collaboration avec les Églises Orthodoxes

 

TRADUCTION EN LANGUE ITALIENNE DE L'ARCEVEQUE D'ATHENES

 

Nr. Prot. 2085/2012

Atene, 29 Agosto 2012

Cari signori convegnisti amici dell’Ortodossia,

Con gioia particolare mi rivolgo attraverso l’amato e reverendissimo Metropolita delle Termopili monsignor Giovanni a questa spirituale adunanza in occasione dell’apertura del vostro XX Convegno ecumenico internazionale, che ha per tema: “L’uomo, custode del creato”.

I tecnocrati di tutto il mondo, in quanto responsabili dell’odierna crisi ecologica, hanno da rendere conto della condizione in cui è ridotta la biosfera. Abbiamo però da rendere conto molto di più noi, capi e membri della Chiesa, riguardo all’opera di ristabilimento della creazione nella sua bellezza precedente alla caduta. Quelli cercano, attraverso accordi, ammende e promesse di eliminare la rovina e riportare la vita. Quanto sono sinceri però?

L’azione creatrice del Signore che tiene insieme tutto ciò che esiste, avendo fatto ogni cosa “molto buona”, ha sempre continuato e continua a governare la creazione, la quale in cambio glorifica Dio, secondo il Salmo 103. Certo “sappiamo che tutta la creazione geme e soffre per le doglie del parto fino ad ora” (Rom 8,22), e tuttavia non è rivolta alla distruzione e alla rovina. Per volontà di Dio rimane in equilibrio ed è mantenuta in vita. Tale sottile equilibrio è sovvertito dallo sfruttamento brigantesco e dall’intervento immorale, contrario al dovuto, del principe della creazione sulla creazione stessa.

È necessario ed urgente che l’uomo assomigli al Signore e al padrone dell’universo. Come il Signore, venuto nel mondo, ha vissuto dentro la natura insegnando nelle pianure, pregando sul monte e nel giardino, percorrendo le città e i mari, parlando con esempi tratti dalla natura, come il seme, il sale, il fico, la vite, l’acqua viva, gli uccelli, allo stesso modo anche noi dobbiamo seguire il suo esempio.

In modo simile sua Madre Santissima, i suoi santi, come Gerasimo il Giordanita, Francesco di Assisi, Serfino di Sarof e tanti altri… ci danno la giusta dimensione del custode della creazione per la quale la nostra santa Chiesa prega continuamente “per un clima mite, l’abbondanza dei frutti della terra e tempi di pace”.

Non voglio anticipare le conclusioni dei lavori del presente Convegno. Desidero condividere con voi l’augurio del rispetto della natura e della glorificazione del santo nome del Signore che ce l’ha donata.

Prego per la buona riuscita ai vostri lavori e invoco la grazia dello Spirito santo su di voi e i vostri lavori

Con ardenti e paterne preghiere

Hieronymos II di Atene