Conférence de l'évêque de Gacina, Ambroise

 

L’ecologia contemporanea, come questione scientifica e come movimento per la salvezza dell’ecosistema rappresenta un’espressione molto caratteristica dell’interesse dell’uomo, concentrato su obiettivi pragmatici. La logica di difesa dell’ambiente naturale è vista come una questione puramente utilitaria. Se noi non difenderemo l’ambiente in cui viviamo, la nostra stessa sopravvivenza sul pianeta diventerà problematica. Ma, come ogni altra etica, questo modello suscita una domanda. A chi spetta determinare le regole del comportamento umano, e su quale fondamento? Una logica razionale, abbiamo già notato, è alla base della stessa crisi ecologica, perciò non può pretendere di essere un criterio oggettivo e universale.

Dal punto di vista della Chiesa Ortodossa la protezione dell’ambiente come creazione di Dio è una suprema responsabilità dell’uomo, indipendentemente da qualunque vantaggio materiale o finanziario che questa protezione potrebbe portare. Dobbiamo accentuare l’attenzione su una determinata gerarchia di valori, sulla base della quale sia possibile formulare anche le regole del comportamento pratico. Questo può attuarsi solo se noi riconosciamo la presenza di un determinato significato della vita e dell’universo. La questione dell’ambiente non può essere solo una questione politica o tecnologica. Essa è anzitutto una questione religiosa e spirituale. Solo in questo contesto possiamo parlare di una “etica ecologica”, che deriva non da codici di comportamento razionalistici, ma dalla necessità dell’uomo di amare e di essere amato nella relazione personale. Il logos della creazione è un invito, rivolto da Dio all’umanità, un invito a una relazione personale con Lui. Affinché l’umanità raggiunga una tale coscienza, è necessario che la consapevolezza teorica divenga conoscenza esperta e un atteggiamento di tutta la società. Oggi questo orientamento religioso sulla tutela del creato deve estendersi a ogni aspetto della vita economica e sociale.

Nella cornice di attività della Commissione interconciliare è stato preparato un progetto di documento “Fondamenti della concezione ecologica della Chiesa Ortodossa Russa”. Nel documento si sottolinea la necessità di una posizione attiva di sacerdoti e laici, finalizzata alla protezione della natura e dell’ambiente.

Nella preghiera noi chiediamo perdono per le nostre colpe, volontarie e involontarie. Noi dobbiamo chiedere perdono a Dio anche per le sofferenze inferte alla Sua creazione. Cominceremo così quel processo di guarigione dell’ambiente in cui viviamo, che è stato benedetto da Dio. Cominceremo così a capire più profondamente la nostra responsabilità per questo dono di Dio.

 AMVROSIJ, Vescovo di Gat?ina