Transfiguration du Seigneur


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Questo l’essenziale messaggio della trasfigurazione, messaggio rivolto a tutti noi, ma in modo particolare questa sera a Fabio, nostro fratello. La vita monastica è una chiamata a vivere con particolare consapevolezza la ricerca, la visione del volto di Dio che è Gesù Cristo. La vita monastica è una vocazione alla contemplazione della bellezza; anzi, la bellezza deve riverberarsi nella vita di un monaco. Gregorio di Nazianzo dice che Gesù per un monaco è la bellezza oltre ogni speranza, e proprio questa bellezza di Gesù deve compiere un’azione di trasformazione nella vita del monaco. Agostino nella sua Regola afferma che i monaci devono essere degli innamorati della bellezza, “spiritalis pulchritudinis amatores” (VIII,48), uomini ardenti di amore, innamorati della bellezza, capaci di diffondere il profumo di Cristo: questa è la loro vocazione! E Fabio non deve dimenticare mai che questo è un compito, un esercizio da rinnovarsi ogni giorno contro la bruttezza che magari altri scaglieranno, contro la banalità, contro la mancanza di stile, contro il lasciarsi trascinare, tutte cose che possono accadere anche nella comunità monastica. Ma un monaco che adempie la sua vocazione non permette alla bruttezza che lo attornia di offendere o attutire quella bellezza che gli può dare Cristo.

 Ricorderei inoltre a Fabio che la bellezza si realizza nel tempo, si realizza attraverso lo stile, e lo stile è qualcosa che si acquisisce quando si fanno le cose con serietà e con amore. Certo, la bellezza della trasfigurazione non allontana dalla fragilità, non allontana dalla debolezza, non allontana dallo spessore umano e neppure dalle fatiche. Ecco perché contemplazione della bellezza e conversazione sull’esodo, sulla necessità della passione non sono incompatibili, ma anzi possono nutrirsi a vicenda. Il monaco nella sua vita dovrà proprio esercitarsi a inserire nella bellezza la necessità della passione. Poi, certo, la vivrà come potrà, perché siamo deboli e fragili, ma è importante inscriverla come insegna la trasfigurazione.