Salussola - Bose

Salussola , dicembre 2006
La stazione FS di Salussola
Salussola, novembre 2006
Salussola, novembre 2006
La Serra, la lunga collina di origine glaciale che separa il Biellese dal Canavese

Tra fitti boschi e ampi coltivi si raggiunge la Comunità di Bose risalendo le prime pendici della Serra, la lunga collina di origine glaciale che separa il Biellese dal Canavese. Si toccano gli abitati di Salussola e Zimone, ricchi di antiche vestigia e il minuscolo borgo di Prelle alle porte del bosco, adagiato tra i prati e gli antichi terrazzamenti vitati. Ampliando il percorso è possibile raggiungere il grazioso lago di Bertignano e godere di una magnifica vista sul più esteso lago di Viverone dal ricetto di Rolle. Nelle giornate serene si ammirano le Alpi con impareggiabili scorci.

Da Salussola a Bose
attraverso il borgo di Prelle

Distanza: 10 Km
Dislivello: 320 m
Tempi di percorrenza, soste escluse: 2h e 40 min
Percorso testato in gennaio 2007 

mappa

Dalla stazione di Salussola ci si dirige a destra tra le case. Raggiunto un primo incrocio si prende a destra e al successivo a sinistra, arrivando in breve su un ampio stradone (attenzione alle auto). Si attraversa e seguendo le indicazioni per la chiesa parrocchiale si imbocca la via in salita, che passando sotto l’antica porta medioevale, conduce al nucleo antico del comune (15 min. dalla stazione). Nella piazza principale si trovano un’antica fontana e la chiesa di San Nicola da Tolentino (XVI sec.).

Salussola, dicembre 2006
Salussola, dicembre 2006
La via a destra della fontana conduce alla chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta (XII/XIV sec), posta accanto ad un aereo belvedere. Dalla piazza della fontana proseguire per via Duca d’Aosta fino ad uscire dal borgo in corrispondenza della chiesa abbandonata di San Grato. Prendere a sinistra in discesa e poi proseguire diritto seguendo le indicazioni per Prelle. Alla sinistra, in cima al pendio erboso, sono posti i resti del castello e il rifacimento di inizio novecento di una torre medievale. Il percorso prosegue in leggera salita attraversando una dolce valle e raggiunge il grazioso borgo di Prelle (1h dalla stazione). A sinistra dell’abitato, in corrispondenza di un piccolo edificio, si trova un area pic-nic sistemata all’ombra del bosco. Proseguendo sulla strada asfaltata, dopo alcune centinaia di metri, si giunge ad un bivio dove un’ampia strada col fondo in ghiaia sale a sinistra tra i castagni. La segnaletica presente indica, a sinistra, il percorso per il lago di Bertignano (vedi oltre) mentre per Zimone bisogna proseguire dritto.

Prelle, dicembre 2006
Prelle, dicembre 2006
Il borgo di Prelle

Proseguendo ci si inoltra tra fitti boschi intervallati da prati e, seguendo sempre la strada principale asfaltata, si arriva a Zimone in circa 1 ora. Il paese è adagiato in un pianoro tra due creste della Serra, la morena (rilievo di origine glaciale) formatasi sul fianco sinistro dell’antico ghiacciaio della Dora Baltea. Tra 730.00 e 130.00 anni fa l’imponente ghiacciaio che fuoriusciva dalla Val d’Aosta ha accumulato i detriti che oggi formano questo rilievo, la più grande morena d’Europa, lunga circa 18 km e alta 600m nel massimo dislivello con la pianura di Ivrea. Terminata la via che giunge da Prelle ci si immette su una strada più ampia che presa verso sinistra conduce al centro abitato. In vista della chiesa di San Rocco, a destra, attraversare e prendere via Roma che passa a destra di questa. All’ imbocco della via è posto un pannello informativo con cartina. Avanzare lungo questa via e giunti all’ufficio postale salire a destra. Al successivo bivio prendere a sinistra guadagnando in breve la sommità del rilievo in corrispondenza di un edificio dell’acquedotto. Proseguire in discesa, inoltrandosi nel bosco, senza mai lasciare la strada principale. Dopo mezz’ora di cammino si raggiunge una strada asfaltata che si imbocca verso sinistra. Si è ormai giunti in vista del monastero di Bose, adagiato a destra tra i prati. Risalire la strada fino al bivio che sovrasta Bose, prendere la strada che scende a destra e dopo 10 m imboccare il sentiero accanto alla pineta che conduce all’accoglienza del monastero.

Da Salussola a Bose
attraverso il lago di Bertignano e Rolle


Distanza: 16 Km
Tempi di percorrenza, soste escluse: 4h

dicembre 2006
dicembre 2006
“Gran Traversata del Biellese” (GtB)
Luogo di sosta presso il borgo di Prelle

Superato Prelle e giunti in corrispondenza dell’incrocio con i cartelli esplicativi prendere la strada a sinistra in salita. Ci si immette sull’itinerario escursionistico “Gran Traversata del Biellese” (GtB), che si seguirà fino a Bose, guidati dai segnavia bianco-rossi su fondo giallo. In 5 minuti si raggiunge un tornante dove in corrispondenza di un segnavia si prende a destra la strada meno evidente tra l’abbondante lettiera di foglie secche. Poco dopo, in corrispondenza di una nuova palina segnavia, la strada curva a sinistra in discesa e superati alcuni boschetti di pini si raggiunge un incrocio. Prendere a destra, proseguire senza svolte e superato il Roc della Regina, segnalato da un cartello, si giunge in un ampio pianoro coltivato in vista di alcune case. Si costeggia la recinzione della casa più vicina fino ad un incrocio in corrispondenza di un vecchio ricovero agricolo ben conservato. Svoltare a destra e seguire l’ampia strada in terra battuta fino ai ruderi della chiesa di Santa Elisabetta (30 min da Prelle).

Prelle, dicembre 2006
Prelle, dicembre 2006
Seguire le indicazioni GtB per il lago, prendendo a destra in corrispondenza dei cartelli indicatori. La strada prosegue senza grandi dislivelli e dopo un ampio tornante, quando si è prossimi ad una cascina, svoltare a destra senza raggiungerla (palina GtB rovinata). La strada si inoltra tra i castagni e dopo 5 min si raggiunge il monte Orsetto, dove in corrispondenza di due segnavia GtB ravvicinati (10m) è presente, a destra, una traccia di sentiero che aggira il piccolo rilievo. Esplorando la collinetta si rinvengono i resti di un’antica opera difensiva longobarda, i cui trinceramenti più evidenti sono posti sul versante opposto a quello a cui conduce la GtB.
Oltre il monte Orsetto si giunge ad un incrocio che si supera senza svolte, ignorando i cartelli cadenti. Al successivo bivio (palina GtB), in corrispondenza di una piccola quercia, si prende a destra.

 

Bertignano, dicembre 2006
Bertignano, dicembre 2006
Il lago di Bertignano

Poco dopo, tra i vigneti, la strada giunge alla cascina Vanotta, da cui si domina il lago di Bertignano che si raggiunge percorrendo la breve discesa (1h da Prelle).

[Scorciatoia per Zimone. Giunti al lago di Bertignano si può accorciare il percorso dirigendosi direttamente verso Zimone. La strada asfaltata che costeggia il lago verso destra conduce ad un bivio dove un strada sale dietro ai tralicci. Si risale questa via e, superato un rustico casolare, si arriva ad un bivio dove si prende a destra, immettendosi nuovamente sulla GtB e sull’itinerario descritto più avanti.]  

 Purtroppo sono presenti cavi e tralicci elettrici che stridono fortemente con il grazioso scenario del lago. Nel bacino, di antica origine glaciale, sono state scoperte alcune piroghe di epoca preistorica. La GtB prosegue verso Rolle, il nucleo antico del comune di Viverone, costeggiando il lago verso sinistra. Si arriva ad una cappellina, dove le strade che seguono le sponde del bacino si congiungono. Si prosegue sulla via di fronte alla cappellina e si segue la via principale che scende tra le vecchie case. Si svolta a sinistra in Via Castello (attenzione, cartello poco visibile) e si giunge al ricetto, l’antica area fortificata medievale (15 min dal lago). Dal ricetto si gode di una magnifica vista sul lago di Viverone, fino ad ora non visibile e sui rilievi morenici (di origine glaciale) formati dal ghiacciaio che fuoriusciva dalla Val d’Aosta. A sinistra tra i colli boscosi si vedono il castello e la chiesa parrocchiale di Roppolo e a destra la pianura che si spinge fino ad Ivrea e allo sbocco della Val d’Aosta. Tra i resti del nucleo medievale, che in origine non aveva funzione abitativa, è presente una chiesina del XII sec. ed alcuni rustici originali che servivano a custodire le masserizie in caso di calamità. Guardando il lago, l’edificio seicentesco a destra sorge sul sito dell’antico palazzo signorile.

Bertignano, dicembre 2006
Bertignano, dicembre 2006
Coltivi sulle sponde del lago di Bertignano

Tornati sui propri passi si aggira il ricetto superando la via di arrivo e si torna sulla strada principale in corrispondenza di un piazzale pavimentato di rosso. Si prende a sinistra in discesa e si raggiunge via Zimone, a destra, che si segue fino al vecchio lavatoio (1h e 30 min. da Prelle). Qui sono posti alcuni cartelli della GtB e il percorso prosegue in salita verso Zimone. Superata un’azienda vinicola prendere a destra al successivo bivio.
Dopo circa 30 minuti di cammino dal lavatoio si giunge ad un bivio dove si ha a destra un muretto a secco sovrastato da un boschetto di pini. La palina GtB è stata divelta. La strada a destra arriva dal lago di Bertignano (nota 1). Svoltare a sinistra e proseguire in salita fino a giungere a Zimone dopo altri 30 minuti. Giunti sull’ampio stradone che aggira il paese prendere a destra e dirigersi verso la chiesa di San Rocco che si vede a sinistra. In via Roma, a destra della chiesa (pannello informativo), ci si immette sull’itinerario descritto sopra e si prosegue sulla GtB Verso Bose.