Vangelo del giorno
18 febbraio 2025
Tra la parabola del seminatore (o, meglio, del seme) e la sua spiegazione Matteo pone questo brano che rivela il motivo per cui Gesù usa le parabole nella sua predicazione. Le parabole – così come i sogni, le visioni, i mimi profetici hanno immagini tratte dalla vita e dal lavoro di tutti i giorni: la massaia, il pescatore, l’agricoltore, il falegname, il sarto, il vignaiolo… ma anche la prostituta e gli sfruttatori del suo corpo, attivi e passivi, come pure i potenti abusatori – servono a narrare in termini noti una verità altrettanto reale ma meno visibile.
Vangelo della domenica
16 febbraio 2025
VI domenica nell’anno
Luca 6,17.20-26 (Ger 17,5-8)
di Luciano Manicardi
C’è una necessaria scelta di campo, un’opzione che in definitiva è tra l’autosufficienza e la fiducia nel Signore, ovvero tra l’idolatria e la fede: questo dice Geremia con la polarità tra chi confida nell’uomo e chi confida nel Signore, e questo dice il Vangelo che mette a confronto chi è povero (e dunque affamato e afflitto) e chi è ricco (e dunque sazio e gaudente).