8 dicembre 2024
II domenica di Avvento
Luca 3,1-6 (Bar 5,1-9; Fil 1,4-6.8-11)
di Luciano Manicardi
Per “vedere la salvezza di Dio” occorre che siano spianate le alture e colmate le valli che separano la terra della deportazione e dell’esilio dalla terra d’Israele, occorre che siano abbassate le vette dell’orgoglio e colmate le valli della disperazione in un movimento di conversione, occorre mettere in atto il discernimento che conduce a una equilibrata visione di sé di fronte al Signore che viene.
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1 dicembre 2024
I domenica di Avvento
Luca 21,25-28.34-36 (Ger 33,14-16; 1Ts 312-4,2)
di Luciano Manicardi
Noi continuiamo a fare fiducia alla parola del Signore che ha detto “Io vengo presto”. E crediamo di più a quella parola che all’evidenza di una storia umana incapace di liberarsi dal male e che anzi lo moltiplica e lo riproduce e lo estende. Crediamo, vogliamo credere di più alla promessa di bene del Signore che all’evidenza del nostro fallimento
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24 novembre 2024
XXXVI domenica nell’anno
Giovanni 18,33b-37
di Sabino Chialà
Gesù sa di essere il re-messia e discendente di Davide, e dunque di adempiere la promessa, ma la sua regalità è altra rispetto a quella di Davide e a quella che molti si attendevano e forse si attendono ancora. Altra certamente rispetto a quella mondana. Celebrare la regalità di Gesù è l’occasione per cogliere alcuni tratti di questa “regalità altra” esercitata da Gesù.
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17 novembre 2024
XXXIII domenica nell’anno
Marco 13,24-32
di Sabino Chialà
Restare fedeli alla terra e alla storia, ma con lo sguardo e il cuore protesi verso il ritorno del Signore: attendere il Signore che torna significa, infatti, credere nella sua fedeltà alla creazione e nel suo amore incondizionato. Se ritorna è perché ama questa creazione e non può lasciare che essa vada in perdizione, ma piuttosto attende di poterla trasfigurare in lui.
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