14 agosto 2025
Il racconto della Trasfigurazione è incastonato fra due brani in cui Gesù annuncia il suo destino di passione, morte e resurrezione. Al principio di questa rivelazione sta una domanda “cruciale” che egli rivolge ai suoi discepoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. Domanda prima rivolta alla folla e poi ai suoi compagni a lui più vicini, più intimi. A coloro che, ciascuno a suo modo, lui stesso ha chiamato alla sua sequela.
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13 agosto 2025
“Se uno vuole venire dietro a me…”. C’è una volontà che viene anzitutto messa in campo in queste parole di Gesù. Un desiderio. Il desiderio personale non è certo l’ultima parola per il discepolo né forse la più importante, ma è essenziale che un desiderio ci sia, per quanto confuso e indistinto. All’inizio di ogni cammino di sequela non c’è una necessità, una costrizione, e neppure una fuga o un bisogno di compensare una propria mancanza di personalità, ma deve esserci (almeno in germe) un desiderio: un fuoco, una fame, una sete.
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12 agosto 2025
Tutti i vangeli rispondono alla domanda: chi è Gesù? In questo passo del vangelo di Matteo la domanda viene posta direttamente ai discepoli. Le opinioni su Gesù sono tante e diverse ieri come oggi, ma a ciascuno è chiesto: “Chi sono io per te?”.
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11 agosto 2025
Parole di grande radicalità quelle di Gesù nel vangelo odierno scelto per far memoria di santa Chiara, una santa che ha vissuto questo radicalismo per amore del Signore e per amore delle sue sorelle, nella libertà di coloro che si fanno poveri per non avere nulla più caro, più prezioso, di Cristo.
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9 agosto 2025
“Li deposero ai suoi piedi ed egli li curò” fino a guarirli. Ma chi depose ai piedi di Gesù zoppi, ciechi, storpi e muti, persone in vario modo ferite nella pienezza della loro umanità? Di certo non gli scribi e i farisei di Gerusalemme che, se si fossero spinti fino al mare della Galilea, avrebbero contestato anche alla folla di “eludere la tradizione degli anziani e prendere cibo senza lavarsi le mani” (cf. 15,2).
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8 agosto 2025
Chi genera l’“ora” (15,28) di interruzione della ripetizione che fa soffrire “la donna cananea” e “la figlia” (15,22)? Come è stata invece la relazione tra queste due donne fino a quell’ora?
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7 agosto 2025
“Veglia su te stesso, non su quello che è tuo, o su quello che sta attorno a te, ma su te stesso soltanto” – ammonisce Basilio di Cesarea, quasi parafrasando e trasformando in invito per ciascuno di noi l’attitudine che Gesù insegna ai suoi discepoli.
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5 agosto 2025
Dopo la notizia della morte per decapitazione del cugino e amico Giovanni il Battista, Gesù sente il bisogno di ritirarsi in un luogo deserto (cf. Mt 14,16). Il dolore è lancinante e Gesù ha bisogno di farsi amico il silenzio per non lasciarsi travolgere da quell’evento tragico. Gesù tace. È la prima reazione di fronte alla violenza che si è scaraventa con tutta la sua irruenza su Giovanni.
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4 agosto 2025
Gesù alla notizia dell'esecuzione di Giovanni il Battista si ritira in disparte, in un luogo solitario, come fece alla notizia del suo imprigionamento (cf. Mt 4,12). Dinanzi a un segno premonitore del suo destino Gesù cerca silenzio e discernimento. Chi non si ritira sono le folle che lo inseguono e lo seguono come la malattia la guarigione, la fame il pane, l’ignoranza la conoscenza, e neppure si ritira il suo “sentire compassione” (Mt 14,14) sollecitato da una moltitudine nel bisogno.
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2 agosto 2025
In questo brano evangelico Gesù è menzionato solo nell’avvio, per poi scomparire dalla scena in cui campeggiano due personaggi: Giovanni il Battista e il “re” Erode Antipa, degno figlio di quell’Erode il Grande che aveva voluto eliminare Gesù appena nato (cf. Mt 2,1-18) e, per non sbagliarsi, ordinò un massacro di innocenti, simile a quelli che avvengono nei nostri giorni a Gaza e in altri teatri della barbarie umana.
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1 agosto 2025
Contraddetti, siamo tentati di ripiegarci e difenderci. Incontrando rifiuto e indifferenza, siamo tentati di contrapporci con inimicizia al mondo o al contrario di isolarci e nasconderci.
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31 luglio 2025
Il quotidiano è la tavolozza alla quale il Cristo, narratore di parabole, attinge colori, forme, movimenti, personaggi per raccontare il Regno, come la rete a strascico dei pescatori o lo scriba chino sui suoi testi.
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30 luglio 2025
Gesù è creativo, e usa la sua immaginazione e la sua enorme capacità di osservazione nel lungo discorso all’interno del quale si trovano i versetti di oggi. Gesù sta cercando di farci comprendere ciò che lui è venuto ad annunciarci con la sua vita: il Regno dei cieli. Un uomo che semina, il lievito, un piccolo granello di senape, una rete. Immagini semplici, tratte dal vissuto quotidiano, comprensibili per gli uomini e le donne che lo ascoltavano.
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29 luglio 2025
“Tocca fare tutto a me in questa casa”, sarà stato uno dei possibili pensieri di Marta durante la visita di Gesù vedendo la sorella del tutto incurante dello sforzo che stava facendo per mettere a proprio agio l’ospite.
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