In questa rubrica giornaliera vi proponiamo la meditazione del Vangelo del giorno preparata da un fratello o una sorella di Bose. Il nostro desiderio è di spezzare il pane quotidiano della parola di Dio, condividendo la lectio divina fatta nella solitudine della cella monastica. Per tutti il fine è quello indicato da Ignazio d’Antiochia, “rifugiarmi nel Vangelo come nella carne di Gesù” (Lettera ai Filadelfiesi).

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

Lasciarsi stupire dal male

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18 aprile 2025

Quella del vangelo che commentiamo oggi è una pagina suggestiva che ha significativamente ispirato molto più gli artisti che i commentatori. Si potrebbero citare molte opere, ma come non ricordare la pietà di Michelangelo, oppure, per esempio, tra gli affreschi orientali, quello di Panselinos sul monte Athos… 

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Preparazione

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17 aprile 2025

Un cammino verso Gerusalemme, un cammino verso l’esodo e l’innalzamento che lì stavano per compiersi (cf. Lc 9,31.51). Il Vangelo secondo Luca è strutturato attraverso questo cammino (cf. Lc 9,53; 13,22; 17,11; 19,28). Giunto vicino a Gerusalemme, Gesù invia due discepoli dando istruzioni dettagliate per procurarsi la cavalcatura su cui proseguire verso la città: “Il Signore ne ha bisogno” (Lc 19,31). Questo invio trova un parallelo anche prima della festa di Pasqua.

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La pietra scartata

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16 aprile 2025

Gesù racconta la parabola perché, nel brano precedente, gli viene posta la domanda: "Con quale autorità fai queste cose?". Farisei e scribi non rispondono alla contro-domanda di Gesù sul battesimo di Giovanni, non prendono posizione, rimangono fermi nel cammino di conoscenza della vita. 

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Non paura, ma fiducia

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14 aprile 2025

All’inizio della settimana santa seguiamo Gesù nel suo cammino verso la croce, verso la pienezza e il compimento dell’amore. Siamo sconvolti e stupiti di fronte ai gesti che Gesù consapevolmente compie. Egli è entrato in Gerusalemme, re messia a cavallo di un puledro, acclamato dalle folle. Il mattino seguente compie un altro gesto eclatante e caccia dal tempio i venditori di colombe e i cambiamonete che vendevano ai fedeli gli animali per il sacrificio. 

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Venire fuori

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12 aprile 2025

Il racconto della resurrezione di Lazzaro è un punto di svolta decisivo: non solo nella narrazione evangelica, ma anche nel cammino interiore di ogni essere umano. Nella liturgia del Grande sabato di Lazzaro, che precede la settimana santa, questa pagina risuona come un’irruzione di luce nelle tenebre, una soglia tra morte e vita, tra pianto e promessa, tra il sepolcro e la voce che chiama alla rinascita.

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Il primo comandamento

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11 aprile 2025

Nei racconti evangelici, il male come d’altronde nella realtà, pare saccente, preoccupato di fare chiarezza e si pone come paladino dell’ordine costituito suscitando questioni che paiono importanti o perlomeno tali le ritengono chi le pone al centro della discussione.

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Una doppia obbedienza

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10 aprile 2025

“Conoscendo l’ipocrisia di farisei ed erodiani, Gesù disse loro: ‘Perché volete mettermi alla prova?’, ‘Perché mi tentate?’” (v. 15). Questa domanda pronunciata da Gesù sul finire della sua predicazione e alla vigilia della sua passione ci rinvia all’inizio del suo ministero, quando “nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana” (Mc 1,12). Nel deserto come nella città santa Gesù è tentato; all’inizio e alla fine del suo ministero Gesù è tentato: la tentazione sembra non averlo mai abbandonato

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“Neppure un capello del vostro capo perirà!”

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9 aprile 2025

Oggi ascoltiamo questo vangelo per fare memoria di Dietrich Bonhoeffer che, per non venir meno alla testimonianza della fraternità nel nome di Gesù, e dunque non ritenendo la sua vita più preziosa di quella degli altri, sopportò i tormenti della persecuzione e della prigionia fino ad essere assassinato. E ascoltiamolo per noi stessi, perché sempre siamo chiamati/e a testimoniare la giustizia e la fraternità nel nostro mondo ancora così atrocemente ingiusto e assassino.

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Con quale autorità?

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8 aprile 2025

 Gesù è entrato di nuovo a Gerusalemme. E i sommi sacerdoti, gli scribi, gli anziani, già turbati dalla sua entrata in modo trionfante e umile nella città (cf. Mc 11,1-11), ancora più turbati dal suo comportamento nel tempio in cui aveva cacciato i venditori e i cambiavalute (cf. Mc 15-19), si avvicinano a lui.

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Quando il Signore viene, è la stagione dei frutti!

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5 aprile 2025

Il vangelo di oggi ci pone di fronte a due episodi a dir poco enigmatici e sconcertanti della vita di Gesù: quello del fico dichiarato sterile e poi seccato (cf. v. 20) e quello della cacciata dei mercanti dal tempio. I due episodi sono inseriti in un unico racconto attraverso la tipica costruzione “a sandwich” (cf. anche Mc 5,21-43), in base alla quale il racconto del primo episodio è interrotto dall’inserzione del secondo che ne spezza la narrazione, prima della conclusione che ritorna sul racconto iniziale.

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“Che cosa vuoi che io faccia per te?”

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4 aprile 2025

Era un cieco, un mendicante o più letteralmente “uno che chiedeva”, stava seduto a lato della via: è questa la descrizione iniziale in questo ultimo racconto di guarigione nel vangelo di Marco prima dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme e degli eventi della passione, morte e resurrezione. Al termine del racconto il cieco è guarito, ci vede, vede la via che Gesù sta percorrendo ed entra in questa via.

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