Vangelo del giorno
14 maggio 2025
Mattia, in ebraico Mattithyahu dono di Dio, che oggi ricordiamo, ha nell’etimologia il segreto che ciascuno può riconoscere e vivere. Mattia divenuto “testimone” (cf. At 1,22) accoglie il dono che porta in sé: un Altro ha scelto lui prima che lui scegliesse l’Altro. (15,16) Mattia ha fatto esperienza di questo dono la cui fonte e la cui intensità è paterna e gesuana: “Io ho amato voi come il Padre ha amato me” (15,9).
Vangelo della domenica
11 maggio 2025
IV domenica di Pasqua
Giovanni 10,27-30 (At 13,14.43-52; Ap 7,9.14-17)
di Luciano Manicardi
La vera forza di chi ha un’autorità, di chi governa consiste nell’assunzione cosciente della propria vulnerabilità e fragilità. Questa operazione, che situa la persona nella sua verità esistenziale, la pone anche empaticamente vicina alle persone di cui ha una responsabilità. Il potere alla scuola del “buon pastore” va di pari passo con la compassione, con il no radicale all’indifferenza di fronte al male del prossimo.