Vangelo del giorno
16 maggio 2024
La separazione forzata da una persona amata, che ha saputo arricchire la nostra umanità, non è mai qualcosa che si possa accettare facilmente e in poco tempo. L’Ascensione che abbiamo da poco celebrato ricorda proprio questo: il distacco di Gesù dai suoi discepoli. Se in Luca questo distacco è preceduto dalla presenza rinnovata e nuova di Gesù in mezzo ai suoi, che si prolunga per la durata simbolica di quaranta giorni, in Giovanni lo stesso ruolo di preparazione è svolto dal lungo discorso che Gesù rivolge ai discepoli dopo aver lavato i loro piedi, venuta l’ora di tornare al Padre, ora dell’amore giunto a pienezza (cf. Gv 13,1).
Vangelo del giorno
19 maggio 2024
Pentecoste
Giovanni 15,26-27; 16-12-15
di Sabino Chialà
Lo Spirito è donato per per dilatare la testimonianza pasquale dei discepoli negli spazi infiniti di ogni tempo e di ogni luogo; ma anche per portare a compimento la rivelazione dell’unico mistero di salvezza, che non è concluso, ma aperto a un “non ancora” ignoto, che lo Spirito continua ad ispirare e di cui la chiesa non deve aver paura.