“Beati quelli che camminano”
Da Venerdì 01 Novembre 2019 a Domenica 03 Novembre 2019
a cura dei fratelli e delle sorelle di Bose
In collaborazione con ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema).
Il cinema è commistione di linguaggi, intreccio di vicende e icona di significati che aprono alle mille ripartenze di cui è piena la vita di ogni essere umano. In tanti film ci sembra di poter riconoscere, nei panni di personaggi più o meno consapevoli, i destinatari delle parole di Gesù pronunciate sulla montagna: "Beati gli afflitti, gli assetati di giustizia, i miti, i puri di cuore" (Mt 5, 2-6), beati perché le condizioni in cui si trovano li spingono a mettersi nuovamente in cammino, in movimento, e con ciò ad approssimarsi a Dio. Dunque, "Beati quelli che camminano", come recita il titolo delle tre giornate per giovani al Monastero di Bose (1-3 novembre 2019), tra cinema e spiritualità, guidati di volta in volta da una presentazione a cura di un critico di cinema (Matteo Asti, Arianna Prevedello).
Siamo venuti da città e comunità diverse, attraversiamo condizioni di vita differenti ma siamo consapevoli che il cammino ha bisogno di confronto e adeguamento costanti per essere condotto in maniera veritiera e autentica, in armonia con Dio e i fratelli. La compagnia con i fratelli e le sorelle del monastero, la preghiera comunitaria e l'analisi dei film ci hanno offerto un'occasione per ripensare agli atteggiamenti e ai cambiamenti a cui ci chiamano le diverse vicissitudini della vita.
È senza fine l’elenco degli eventi che rallentano o smarriscono il sentiero della vita: il fallimento professionale o relazionale, la perdita di un affetto o di una qualità del proprio essere.
"Sei vie per Santiago" della regista Lydia Smithmostra che il camminare è forse una delle più potenti esperienze capaci di rimettere in moto chi attraversa periodi di stagnazione o vera e propria decostruzione della propria vita, perché in grado di ricreare un'unità di corpo, anima e spirito e di farli avanzare in direzione concorde. Camminare richiede coraggio per decidersi e perseveranza di fronte alle difficoltà, ma ciò che consente la svolta durante il percorso non è la personale resistenza alle fatiche, bensì l'apertura ai doni inattesi e sorprendenti di quanti si rivelano compagni di viaggio. Così ogni camminatore, dall'essere in sfida con sé stesso, si riappacifica con i propri limiti fisici e relazionali, e diventa a sua volta una liberazione per chi gli si affianca.
Tra le esperienze che più scavano in profondità l'animo umano e giungono fino a paralizzare le esistenze vi è la scomparsa dei propri cari. "Tito e gli alieni", di Paola Randi racconta l'inatteso incontro tra uno zio scienziato e un nipote ancora fanciullo, scaraventato dalla Napoli in cui tutto è immediatezza e spontaneità alla condizione alienante dell'Area 51. Sono diversi in tutto, eccetto nel nome e nell'essere alla disperata ricerca di qualcuno che hanno perso, pur nell'impossibilità di rintracciarlo. Questa similarità tra i due sarà la risorsa che ciascuno metterà a disposizione dell'altro, e che li porterà a sperimentare quanto siano veritieri i ricordi di coloro che in vita hanno condiviso il bene con loro, capaci in ogni tempo di donare un nuovo orizzonte.
Dunque, ci accorgiamo che a custodirci nel cammino sono l'accogliere la provocazione che viene dall'Altro, per il suo stesso essere prossimo a noi, e il bene che abbiamo ricevuto, sperimentato o anche solo cercato in vita, che trova le forme per esprimersi e comunicarsi a noi. Con questa consapevolezza, riprendiamo fiduciosi il nostro personale e a tratti intrecciato cammino, che sfida le nostre possibilità e a volte accende le nostre paure, ma che ha in serbo i germi di una vita resa ogni giorno nuova dall'amore.
Giorgio
un giovane partecipante agli incontri
Tre giorni immersi nel mondo del cinema e dello Spirito per riflettere sul tema del camminare. Ogni nuovo viaggio ci obbliga a pensare per intraprendere il cammino dell'autentica crescita umana in armonia con tutti gli uomini e il mondo intero.
Accanto alla preghiera comune e ai pasti condivisi con i monaci e le monache, ogni giorno si propone la visione di un film, introdotto da un nostro "esperto" e commentato insieme, cui si aggiunge (la mattina seguente) una meditazione guidata da un monaco o una monaca per raccogliere i temi più importanti alla luce della Parola di Dio.
1 novembre
Ore 12.00 Eucaristia
Ore 13.00 Pranzo
Ore 15 Introduzione e visione del film SEI VIE PER SANTIAGO con il prof. Matteo Asti (Università Cattolica, Milano)
Ore 18.30 Preghiera della sera
Ore 19.00 Cena
2 novembre
Ore 8.00 Preghiera del mattino e colazione
Ore 9.30 Confronto sul film SEI VIE PER SANTIAGO con il prof. Matteo Asti e fr. Luciano Manicardi (priore di Bose)
Ore 12.00 Eucaristia
Ore 13.00 Pranzo
Ore 15.00 Introduzione e visione del film TITO E GLI ALIENI con Arianna Prevedello (critica ed esperta di cinema)
Ore 18.30 Preghiera della sera
Ore 19.00 Cena
Ore 20.30 Lectio divina
Ore 21.30 Incontro con Paola Randi, regista del film TITO E GLI ALIENI
3 novembre
Ore 8.00 Preghiera del mattino e colazione
Ore 9.15 Confronto sul film TITO E GLI ALIENI con fr. Ludwig Monti (monaco di Bose)
Ore 11.30 Eucaristia
Ore 13 Pranzo, saluti e partenze