6 settembre 2022 - Foto e sintesi

XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale

Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse

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Si è aperto questa mattina alle 9.30 il XXVIII Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa, sul tema “S. Isacco di Ninive e il suo insegnamento spirituale”.

Il priore della comunità, fratel Sabino Chialà, ha aperto i lavori della mattina, esprimendo a nome delle sorelle e dei fratelli di Bose la gioia e la gratitudine per la ripresa del convegno, dopo tre anni di sospensione dovuta alla pandemia. Nel mezzo della dolorosa guerra in Ucraina, mentre anche Siria e Libano continuano a essere afflitti da guerra e instabilità, abbiamo optato per la prosecuzione del progetto, osando un segno di speranza. Abbiamo ripensato il Convegno in una forma più semplice e familiare, dove resta prioritario l’incontro tra cristiani appartenenti a Chiese e tradizioni diverse, con la novità del “pomeriggio di lettura”, che vorrebbe favorire lo scambio fraterno e l’approfondimento della conoscenza reciproca.

Perché la scelta di Isacco il Siro?

Perché Isacco è “un santo ecumenico”, come ha ricordato p. Sebastian Brock nella sua relazione, che è stata un viaggio intorno alla diffusione di Isacco attraverso i suoi lettori e traduttori.

Perché Isacco è stato annunciatore di speranza in un’epoca di grandi rivolgimenti politici e religiosi: “Isacco di Ninive: una chiesa e un mondo in un’epoca torbida” è il titolo della relazione del caro amico e professore Paolo Bettiolo, che ha evidenziato come al tempo di Isacco e nei decenni a lui successivi si è riproposta, nella chiesa siro-orientale, una contrapposizione tra ambienti a un tempo monastici, scolastici ed episcopali diversi tra loro, divisi nella ricezione e riproposizione della tradizione dottrinale e spirituale ricevuta dal IV-V secolo in un contesto di profondi mutamenti a livello sia religioso che politico.

Perché negli scritti di Isacco scorgiamo perle come quella sulla infinita misericordia di Dio, vero balsamo sulle ferite di tanti uomini e donne di tutti i tempi: è il tema della prima relazione del pomeriggio, tenuta da + Benedict Vesa, cui è seguita, dopo la pausa, quella di Porphyrios Georgi su “La redenzione e la salvezza dell’uomo”. Proprio al cuore di quel mondo così minacciato, nel VII secolo, da qualche parte nel Qatar, sulla costa occidentale del Golfo Persico, Isacco ha annunciato il Dio amico degli esseri umani, che non abbandona la sua creatura.