XXXI Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa
Antonio il Grande è riconosciuto dalla tradizione antica come il “padre dei monaci” ed è il primo monaco di cui sono tramandati gli scritti, sebbene la sua influenza sulle generazioni successive dipenda principalmente dalla Vita di Antonio scritta da Atanasio di Alessandria, un’opera che ebbe un’enorme diffusione in tutta l’ecumene diventando il modello dell’agiografia cristiana.
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XXX Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa
San Basilio si colloca nel mezzo di quel periodo creativo che va da Costantino al concilio di Calcedonia e ha lasciato la sua impronta in molti ambiti della vita cristiana: nella teologia, nella liturgia, nel diritto canonico, nell’insegnamento sociale, nel monachesimo e nella spiritualità la sua influenza è rimasta grande fino ai nostri giorni, non solo nelle Chiese d’Oriente ma anche nell’Occidente cristiano.
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XXIX Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa
Concisi, incisivi, paradossali, profondi ma anche pratici e spesso umoristici, i Detti o Apoftegmi dei padri del deserto sono frutto dell’esperienza dei monaci vissuti nei deserti egiziani tra il IV e il V secolo. Successivamente trascritti e raccolti in collezioni, tra V e VI secolo, molto probabilmente in Palestina, i Detti furono ben presto tradotti nelle principali lingue dell’ecumene, si diffusero in tutte le tradizioni ecclesiali e ancora oggi sono tra i testi più amati di tutta la letteratura spirituale cristiana.
PROGRAMMA
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