5 dicembre
Martiri ebrei a seguito della peste nera (1348-1349)
Tra il 1348 e il 1350 l'Europa conobbe forse la più terrificante piaga della sua storia: l'epidemia di peste nera, che secondo gli storici uccise più di un quarto della popolazione europea di quel tempo. Dopo un'angosciosa ricerca delle possibili cause del flagello, a partire dal settembre del 1348, sotto pesanti torture, furono estorte ad alcuni ebrei false confessioni, nelle quali essi dichiaravano di aver avvelenato pozzi e acquedotti di alcune grandi città. Presto le false confessioni circolarono ovunque nel continente, scatenando un'ondata antisemita senza precedenti. Più di trecento comunità furono assalite, molti ebrei vennero massacrati o espulsi dall'Europa. Nonostante la bolla papale di Clemente VI, che si scagliava vigorosamente contro le false accuse mosse ai figli d'Israele, le rivolte popolari mandarono a morte un'ampia porzione della popolazione ebraica, ritenuta comunque rea di aver attirato il castigo divino per il deicidio commesso dai figli d'Israele con l'uccisione di Gesù. Solo gli ebrei di Polonia e di Lituania scamparono alla tragedia. Il 5 dicembre del 1349 ebbe luogo a Norimberga l'ultimo grande atto di violenza antisemita, con il massacro a seguito di un tumulto popolare di circa 500 ebrei, torturati, fatti a pezzi o arsi vivi su roghi improvvisati in tutta la città.
TRACCE DI LETTURA
Venne la peste in Inghilterra e molte persone morivano ogni giorno. Allora il re e i grandi si riunirono. «Perché - domandò il sovrano - siamo assaliti da questi tormenti?». I grandi risposero: «È a motivo del crimine commesso dai giudei che siamo vittime di questo flagello». Li si fece dunque battezzare con la forza. Tuttavia, essendo raddoppiate nel frattempo le pene e le afflizioni dell'Inghilterra, e poiché la peste, la guerra e la carestia avevano decimato il paese, il re fece montare due tende nei pressi del mare: in una fu posta la Torah, nell'altra la Croce. E il re disse con fare invitante: «I nostri mali, dopo che vi ho allontanato dal vostro Dio con la violenza, sono raddoppiati; ora, perciò, scegliete in piena libertà cosa volete fare. In una tenda si trova la Torah, nell'altra la Nuova Legge». Tutti corsero verso la Torah, assieme a donne e bambini, ma potevano penetrare nella tenda soltanto uno alla volta. Così, man mano che uno entrava, veniva sgozzato e gettato in mare senza che gli altri potessero capire cosa stava accadendo all'interno della tenda.
(J. Ha-Cohen, Valle di lacrime )
LE CHIESE RICORDANO...
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Saba (+532), abate (calendario monastico)
COPTI ED ETIOPICI (26 hatūr/ ḫedār):
Valeriano, Tiburzio e Cecilia di Roma (II-III sec.), martiri (Chiesa copta)
Iyāsus Mo'a (+ 1294), monaco
Martiri di Nagrān (Chiesa etiopica)
LUTERANI:
Aloys Henhöfer (+ 1862), predicatore del Risveglio nel Baden
MARONITI:
Saba, monaco
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Saba il Santificato, monaco
Michele il Soldato (Chiesa serba)
SIRO-ORIENTALI:
Saba, monaco (Chiesa malabarese)
VETEROCATTOLICI:
Giovanni Damasceno (+ 749), confessore