Vangelo del giorno
25 gennaio 2025
Queste parole del Risorto seguono il racconto delle donne fuggite dal sepolcro “piene di spavento e di stupore” (Mc 16,8), dell’incontro con Maria di Màgdala e poi con i discepoli, rimproverati “per la loro incredulità e durezza di cuore” (Mc 16,14). Nonostante la loro mancanza di fiducia e la loro incapacità a riconoscerlo (forse perché i loro occhi erano troppo annebbiati dal pianto, cf. Mc 16,10), Gesù Risorto invia tutti ad annunciare la buona notizia.
Vangelo della domenica
26 gennaio 2025
III domenica nell’anno
Luca 1,1-4; 4,14-21 (Ne 8,2-4.5-6.8-10)
di Luciano Manicardi
Il rito educa l’interiorità: Gesù, al cuore stesso del quadro liturgico sinagogale emerge in tutta la sua soggettività, libertà e autorevolezza. E questo appare nelle parole di “commento” alla pagina di Isaia proclamata. In realtà Gesù non fa un commento, ma proclama un adempimento. Ciò che Isaia annunciava, ora si compie.