8 ottobre

SERGIO DI RADONEŽ (1314-1392)
monaco

Nel 1392 muore nella Laura della Trinità, da lui stesso fondata, Sergio di Radonež, monaco russo. Bartolomeo, questo il suo nome di battesimo, era nato a Rostov, a nord di Mosca, ma all'arrivo delle orde tatare fuggì con la sua famiglia a Radonež. Alla morte dei genitori, Bartolomeo si ritirò assieme al fratello nella foresta, dove iniziò una vita di preghiera e di solitudine in un ambiente fortemente ostile e inospitale. Ricevuto l'abito e il nome monastico di Sergio, egli costruì una piccola cappella in legno dedicata alla Trinità. A poco a poco, la foresta di Radonež si popolò di uomini desiderosi di vivere un monachesimo povero e semplice, per godere pienamente della libertà dei figli di Dio. Costretto dal patriarca di Costantinopoli, da cui allora la Russia dipendeva, ad adottare la regola cenobitica dei monasteri studiti, Sergio diede vita a numerose fraternità monastiche in tutta la Russia, e non lesinò consigli e servizi agli uomini di stato e di chiesa del suo paese, in un'epoca di grandi turbolenze. Egli predicò una pace universale e cosmica, insegnando così a generazioni di monaci a pregare perché il mondo lacerato dall'odio sia pervaso dall'amore trinitario. È ispirandosi agli insegnamenti di Sergio che l'arte iconografica di Andrej Rublev raggiungerà una profondità e una tenerezza incomparabili. Sergio è, assieme a Serafino di Sarov, il santo più amato e venerato della Russia, e il monastero della Santa Trinità da lui fondato è tuttora il centro teologico e spirituale della Chiesa ortodossa russa.


TRACCE DI LETTURA

Pregate per me, fratelli, perché sono rozzo e privo di saggezza. Ho ricevuto un talento dal re del cielo, di cui dovrò rendere conto, perché mi è stata affidata la cura di un gregge di pecorelle dotate di parola. Mi riempiono di timore le parole del Signore: «Chi scandalizza uno solo di questi piccoli, sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da asino e fosse gettato nel mare». Quanto peggio sarà per chi avrà fatto perdere molte anime a causa della sua stoltezza! Potrò dire con audacia: «Ecco, sono io e i figli che mi hai dato, Signore»? Potrò mai ascoltare la voce divina del pastore dei grandi e dei piccoli, del grande Signore, che per la bontà del suo cuore dice: «Servitore buono e fedele! Entra nella gioia del tuo padrone»?
(dalla Vita di san Sergio)


PREGHIERA

Sei vissuto nell'ascesi
e nell'esercizio delle virtù,
quale vero combattente di Cristo:
in questo si rallegrò in te
lo Spirito santo, a opera del quale
tu fosti reso luminosamente bello.
Ma come colui che ha l'ardire
di accedere alla santa Trinità,
ricordati del gregge
che hai sapientemente radunato,
e non dimenticare,
come hai promesso,
di visitare i tuoi figli,
santo Sergio nostro padre.


LETTURE BIBLICHE
Gal 5,22-6,2; Lc 6,17-23


 LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Anselmo di Lucca (+ 1086), vescovo (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (28 tūt/maskaram):
Apatil e Herais (III sec.), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Johann Mathesius (+ 1565), predicatore in Boemia

MARONITI:
Pelagia la Penitente (IV-V sec.)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Pelagia la Penitente, monaca
Sergio di Radonež, taumaturgo e protettore della Russia (Chiesa russa)
Arsenio il Grande (+ 887), patriarca (Chiesa georgiana)
Dositeo di Kiev (+ 1776), monaco (Chiesa ucraina)

VETEROCATTOLICI:
Demetrio di Tessalonica (+ 306 ca), martire

7 ottobre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Beata Maria vergine del rosario (calendario romano e ambrosiano)
Sergio e Bacco di Rosafa (+ 300 ca), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (27 tūt/maskaram):
Eustazio, Teopista, Agapio e Teopisto (II sec.), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Heinrich Melchior Mühlenberg (+ 1787), evangelizzatore in Nordamerica

MARONITI:
Sergio e Bacco, martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Sergio e Bacco, martiri
Stefano Primo Incoronato (+ 1224), monaco
Davide (Nemanja) e Vladislav (XIII sec.), monaci (Chiesa serba)

SIRO-OCCIDENTALI
Sergio e Bacco, martiri

6 ottobre

BRUNO IL CERTOSINO (ca 1030-1101)
monaco

Nel 1101 muore nel romitorio di Serra, in Calabria, Bruno, fondatore della Certosa. Nato a Colonia intorno al 1030, egli aveva dapprima compiuto gli studi nella celebre scuola cattedrale di Reims, fino a diventarne in giovanissima età scholasticus, cioè maestro di teologia.
Dopo aver posto mano alla stesura di un commento sui Salmi e averne intrapreso un altro sulle epistole paoline, Bruno visse anni difficili al servizio del vescovo Manasse, notoriamente simoniaco. Maturato un certo disgusto per la mondanità della chiesa di quel tempo, Bruno rifiutò, alla deposizione di Manasse, l'elezione ad arcivescovo di Reims, e iniziò a pensare a una forma di vita conforme al suo desiderio di ricerca del Signore nella solitudine e nel silenzio.
Dopo un tempo trascorso vicino a Molesme, decise infine di ritirarsi nei pressi di Grenoble, sul massiccio della Chartreuse, da cui prenderà il nome l'Ordine certosino, dando così inizio a una forma di vita fortemente eremitica.
Chiamato da papa Urbano II, suo antico discepolo, Bruno dovette lasciare i propri compagni per recarsi a Roma al suo servizio. Ma di fronte ai dissidi tra il pontefice e l'impero, egli prese la decisione di ritirarsi definitivamente in Calabria, dando vita all'eremo di Serra.
Animo vigilante, uomo di desideri e di amore ardente per il Signore, egli poté così dedicarsi all'ascolto della parola di Dio e all'attesa del suo Regno nella preghiera. È la preghiera, secondo Bruno, che porta l'uomo a consolidare la propria umanità nella lotta che silenziosamente ha luogo nel cuore, giorno dopo giorno.


TRACCE DI LETTURA

Io abito in un eremo, da ogni lato molto distante dalle abitazioni degli uomini, nelle lontane regioni della Calabria insieme a dei fratelli che conducono vita monastica - alcuni dei quali sono ben istruiti - e che, perseverando con saldezza nei loro posti di sentinella nelle cose di Dio, attendono il ritorno del loro Signore per aprirgli subito appena busserà.
Quanta utilità e gioia divina, poi, la solitudine e il silenzio dell'eremo apportino a coloro che li amano, lo sanno solo coloro che ne hanno fatto l'esperienza. Qui, infatti, agli uomini forti è consentito ritornare in se stessi e abitare con se stessi quanto a loro piace, coltivare assiduamente i germogli delle virtù e cibarsi con beatitudine dei frutti del paradiso. Qui si acquista quell'occhio dal cui sereno sguardo d'amore è colpito lo Sposo e attraverso il quale, se senza macchia e puro, si vede Dio. Qui si celebra una tranquillità solerte e si gusta il riposo mediante un quieto agire. Qui Dio dispensa ai suoi atleti, per la fatica della lotta, la ricompensa desiderata, cioè quella pace che il mondo non conosce, e la gioia nello Spirito santo.
(Bruno, Lettera a Rodolfo il Verde 6)


PREGHIERA

Dio nostro,
tu hai chiamato Bruno
all'ascolto della tua parola
nella solitudine e nel silenzio:
accordaci di saper conservare
nella nostra vita quotidiana
una profonda comunione con te
senza distrazioni
e di vivere gioiosamente
la nostra solitudine.
Per Cristo nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE
Es 32,7-14; Lc 9,57-62


WILLIAM TYNDALE (ca 1494-1536)
martire

Il 16 ottobre del 1536 finisce i suoi giorni strangolato e poi arso nel cortile del castello di Vilvoorde, in Belgio, William Tyndale, primo traduttore della Scrittura in lingua inglese.
William era nato attorno al 1494 nel Gloucestershire. Aveva studiato a Oxford e a Cambridge, venendo a contatto con le idee riformatrici di John Wycliff e dei Lollardi (riformatori inglesi). Colpito dalla scarsa conoscenza delle Scritture che era facile riscontrare presso il clero inglese di quel tempo, Tyndale decise di dedicarsi anima e corpo a una traduzione integrale della Bibbia in lingua corrente, anche avvalendosi dell'edizione erasmiana del Nuovo Testamento greco.
Rivoltosi al vescovo di Londra per ottenere sostegno al suo progetto, ne fu fortemente sconsigliato. Amareggiato, William decise allora di lasciare definitivamente il suo paese. Stabilitosi ad Amburgo, egli si mise all'opera, e presto inviò le prime copie delle sue traduzioni in Inghilterra. Attaccato a più riprese anche per le sue simpatie verso il movimento della Riforma, nel 1535 Tyndale fu arrestato e accusato pubblicamente di eresia. Senza alcun processo, fu decretata ed eseguita la sua condanna a morte.
La sua traduzione delle Scritture, tanto osteggiata dalle autorità civili ed ecclesiali, costituirà paradossalmente la base della Authorised Version, meglio nota come «Bibbia di re Giacomo», la più amata e diffusa versione inglese dell'Antico e del Nuovo Testamento.


TRACCE DI LETTURA

Lettore, io ti esorto, presta la cura necessaria per accostarti con una mente pura, e come dice la Scrittura, con un occhio semplice alle parole della salvezza e della vita eterna; grazie ad esse se ci pentiamo e presteremo loro fede, potremo nascere di nuovo, essere ricreati, e godere i frutti del sangue di Cristo. È un sangue, il suo, che non grida vendetta, come quello di Abele, ma che ci ha acquistato la vita, l'amore, il favore, la grazia, la benedizione e ogni promessa contenuta nelle Scritture per coloro che credono e obbediscono a Dio; e lo stesso sangue sta fra noi e l'ira, la vendetta, la maledizione e tutte quelle cose che la Scrittura sembra minacciare per gli increduli e i disobbedienti, quanti cioè resistono e non acconsentono alla legge di Dio nei loro cuori, alla sua legge equa, santa, buona e giusta.
(W. Tyndale, Lettera al lettore del Nuovo Testamento)


PREGHIERA

Signore,
concedi al tuo popolo
la grazia di ascoltare
e di custodire la tua Parola,
perché, seguendo l'esempio
del tuo servo William Tyndale,
possiamo non solo professare
il tuo vangelo
ma anche essere pronti
a soffrire e morire per esso,
a onore del tuo Nome.
Attraverso Gesù Cristo,
tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
Pr 8,1-1 1; 2Tim 3,12-17; Gv 17,6-8.14-19


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
William Tyndale, traduttore delle Scritture, martire della Riforma

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Bruno, presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (26 tūt/maskaram):
Concepimento di Giovanni il Battista da parte di Elisabetta (Chiesa copta)

LUTERANI:
William Tyndale, testimone fino al sangue di origine inglese
Pierre Leclerc (+ 1546), testimone fino al sangue in Francia

MARONITI:
Tommaso, apostolo e martire
Bruno, monaco

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Tommaso, apostolo
Glorificazione di Innocenzo (1977) metropolita di Mosca (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Bruno il Certosino, monaco