L’azione dello Spirito

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31 maggio 2025

La parola che ci viene consegnata in questa festa della Visitazione può illuminare la nostra vita. Nel brano evangelico, il viaggio di Maria da Elisabetta è il primo effetto della Parola ricevuta da Maria nello Spirito, e la risposta di Elisabetta, ispirata dallo Spirito santo, corona una comunione che attraverso i corpi delle due donne, arriva a coinvolgere anche Giovanni e Gesù. 

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"Noi verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui"

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30 maggio 2025

Siamo alla fine del capitolo 14 di Giovanni, all’interno del “discorso di addio” che Gesù rivolge ai suoi discepoli prima della passione e in cui affida alla comunità nascente il suo lascito. La struttura dei capitoli 13-17 di Giovanni ha un centro: la similitudine della vite e dei tralci, che rimanda alla comunione dei discepoli con Gesù e con il Padre. Anche all’interno del discorso possono essere individuate delle unità, a loro volta strutturate in modo preciso e contenenti versetti che si corrispondono.

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Il dono dello Spirito

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29 maggio 2025

In questo brano, Gesù promette la venuta dello Spirito, il “Paraclito”.  La parola Paraclito significa, alla lettera, "colui che sta vicino”; in latino si traduce con la parola "advocatus" ma, anticamente l’avvocato non era colui che difendeva l'imputato, perché in tribunale era l'imputato che parlava e l'avvocato faceva la parte del suggeritore. Tutto questo ci dice che lo Spirito non parla al nostro posto ma ci suggerisce. Non decide per noi ma ci consiglia cosa e come decidere; non fa le cose per noi, ma ci propone cosa fare. 

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Seguire la Via che è Gesù

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28 maggio 2025

Il brano evangelico che oggi leggiamo nel Vangelo di Giovanni ci invita a compiere un atto di fiducia nelle parole di Gesù per riconoscere in lui stesso la via sicura che porta alla dimora eterna presso il Padre. Gesù, che sa usare parole forti qui non solleva una sfida nei nostri confronti, non mette alla prova la nostra fede, piuttosto ci invita a discernere nel suo parlare un principio di unità interiore. La sua parola viene dal Padre e rende ciascuno testimone di una verità che quindi può suscitare ogni sorta di reazione come in Tommaso e Filippo. 

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Non per condannare ma per salvare

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27 maggio 2025

ll’inizio del capitolo dodici del vangelo secondo Giovanni Gesù entra in Gerusalemme, prima della Pasqua, a cavallo di un asino. La sua presenza è accompagnata dal coro di chi non crede e si mostra diffidente anche rispetto ai segni che Gesù compie. Ma per tutti viene l’ora del giudizio, l’ora della sua passione, morte e resurrezione, l’ora della sua glorificazione sulla croce che manifesta il suo amore fino alla fine per tutta l’umanità. Il discepolo del Signore Gesù è tale solo se accoglie la croce alla sequela del suo maestro e Signore.

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