Annunciare pace

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2 ottobre 2025

In cammino verso Gerusalemme Gesù rivela ai suoi discepoli e a noi tutti le dure esigenze della sequela. Il cammino stesso è annuncio del regno di Dio, è urgenza, scopo primario del suo passare in mezzo all’umanità facendo del bene e guarendo. Per questa urgenza invia altri settantadue discepoli in missione. Questo secondo invio è raccontato solo da Luca. Il numero settantadue indica che l’annuncio è per tutte le genti e non solo per le pecore perdute della casa di Israele. 

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La libertà ci aspetta

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1 ottobre 2025

ll brano odierno presenta tre incontri che rivelano il cuore pulsante della sequela cristiana: la libertà radicale come condizione esistenziale per seguire Cristo. Non sono racconti casuali, ma una progressione pedagogica che svela la natura trasformante dell'adesione al vangelo. Gesù "indurisce il volto" (Lc 9,51) per andare a Gerusalemme: la strada che porta alla Pasqua diventa così metafora del cammino di ogni discepolo.

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"Vedrai"

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29 settembre 2025

Natanaele sembra un uomo del nostro tempo, assomiglia a ciascuno di noi nella nostra pretesa di poter vedere tutto in maniera trasparente. Pensa di riconoscere chi sia davvero la persona che stava davanti a lui: “Maestro, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele” (v. 49). Si poteva dire qualcosa di più su Gesù? È come se per lui la verità di colui che incontra sia divenuta trasparente, nonostante non fosse ancora arrivata l’ora della rivelazione del Cristo (cf. Gv 2,4). Con tutta la sua dimestichezza della Scrittura, la sua conoscenza del bene e del male (secondo la letteratura rabbinica, questo indica il riferimento all’albero di fichi: cf. v. 48), Natanaele sembra poter dischiudere e scrutare il mistero stesso dell’Innominabile.

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