MICHELE DE LUCCHI

Leggi tutto: MICHELE DE LUCCHI

Michele De Lucchi (Ferrara, 1951) è un designer, architetto e accademico italiano. 

La sua carriera inizia dopo la laurea in architettura a Firenze: essendo diventato assistente al corso di Progettazione tenuto da Adolfo Natalini all'Università di Architettura della città toscana, viene in contatto con il design radicale e fonda il gruppo Cavart, ispirato a quei principi. Gli anni successivi lo vedono a Milano, dove nel 1979 incontra Ettore Sottsass, che seguirà nel gruppo Memphis, e nel 1980 avvia un'attività autonoma. Negli stessi anni stringe rapporti con il Centrokappa e con Alchimia. È però il rapporto con Sottsass a introdurlo negli ambienti più importanti del design industriale italiano: nel decennio successivo collabora con Olivetti, per la quale progetta gli arredi a marchio Synthesis e poi diventa responsabile dell'ufficio Design della casa madre, un incarico che manterrà fino al 2002 e che lo porterà a firmare il progetto di numerosi computer e articoli per ufficio, un ambito nel quale nel corso degli anni presterà i propri progetti anche a Compaq, Philips, Siemens e Vitra. 

Nel 1989 si aggiudica la progettazione delle filiali Deutsche Bank; il suo ambito prevalente rimane il design di interni per ufficio: oltre che per Olivetti, De Lucchi lavora per Enel, Piaggio, Telecom Italia, Hera e, tornando al mondo delle banche, per Intesa Sanpaolo, che gli commissiona anche le carte di credito e l'allestimento delle Gallerie d'Italia in Piazza della Scala. 

Si occupa poi di allestimenti di mostre e di ripensare spazi museali e biblioteche: si occupa del Palazzo delle Esposizioni di Roma, del restauro del Museo del Design alla Triennale di Milano, delle biblioteche di San Giorgio in Poggiale (Bologna) e Lodi e della Fondazione Cini di Venezia. 

Da dicembre 2017, Michele de Lucchi è il nuovo direttore della rivista Domus.

MICOL FORTI

Leggi tutto: MICOL FORTI

Micol Forti (Roma 1964), studiosa di arte moderna e contemporanea, dirige la Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.

Dopo la Scuola di Specializzazione e il Dottorato di Ricerca, ha insegnato Letteratura Artistica e Museologia a “La Sapienza” Università di Roma, occupandosi di vari aspetti dell’arte e del pensiero critico del Novecento.

Nel 2016 è stata rinnovata la nominata di Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura ed è membro della Consulta Femminile permanente dello stesso Dicastero.

E' stata il curatore del  Padiglione Vaticano alla 56a Biennale d'Arte di Venezia nel 2015 e Direttore esecutivo del primo Padiglione Vaticano alla 55a Biennale d'Arte di Venezia del 2013.

BERT DAELEMANS

Leggi tutto: BERT DAELEMANS

Gesuita fiammingo, ingeniere-architetto (KU Leuven, 1998), ha conseguito il dottorato in teologia (PhD KU Leuven, Bélgica, 2013), con la tesi: Spiritus loci. A Theological Method for Contemporary Church Architecture (Brill, Leiden 2015) che ha ottenuto il premio triennale Academische Stichting Leuven (Humane Wetenschappen). La sua ricerca è volta a offrire un modello teologico sistematico-fondamentale per l’architettura ecclesiale contemporanea.

Dal 2013 è docente la Facultad de Teología de la Universidad Pontificia Comillas (Madrid), tenendo corsi di teologia sacramentaria e pneumatologia. Dal 2015 è membro del Comitato scientifico dei Convegni Liturgici Internazionali di Bose.

I suoi interessi e i suoi scritti pastorali e accademici vertono intorno al fondamento teologico e spirituale dell’arte, in particolare dell’architettura.

MARTIN EBNER

Leggi tutto: MARTIN EBNER

Prete della diocesi tedesca di Würzburg, ha studiato teologia a Würzburg, a Tubinga e all’École biblique di Gerusalemme, conseguendo il dottorato (nel 1991) e l’abilitazione (nel 1997) a Würzburg. Nell’agosto 1998 è stato nominato docente di esegesi del Nuovo Testamento alla Westfälische Wilhelms-Universität di Münster, dall’ottobre 2011 insegna alla Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität di Bonn. Fra i suoi principali interessi di ricerca: il Gesù storico, le comunità cristiane nel loro ambiente religioso e culturale, il Vangelo di Marco, la cena del Signore, il dibattito metodologico. In italiano, per l’Editrice Queriniana, insieme a Stefan Schreiber, ha curato la prestigiosa Introduzione al Nuovo Testamento (Brescia 2012) e ha collaborato alla innovativa Storia ecumenica della Chiesa, curata da Raymund Kottje e Bernd Moeller (Brescia 2009).

MANUELA GIANANDREA

Leggi tutto: MANUELA GIANANDREA

Manuela Gianandrea è professore di Storia dell’arte medievale presso la Sapienza Università di Roma, dove attualmente è anche coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia dell’arte e vicedirettore del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo. Dal 2009 è curatore del Museo Domenicano di Santa Sabina all’Aventino, Roma. Dirige i progetti scientifici "Mapping Sacred Spaces. Form, Functions, and Aesthetics in Medieval Southern Italy" (Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte e Sapienza Università di Roma), con Ruggero Longo ed Elisabetta Scirocco, e "La scultura altomedievale romana: studio e catalogazione del Fondo Mazzanti", con il sostegno del CISAM di Spoleto e della GNAM di Roma. Ha curato la mostra "L’Egitto a Roma. Dalla storia al mito" (Roma, Castel Sant’Angelo, 2008) e diversi convegni internazionali (Fondi nel Medioevo 2013; L’apogeo di Ravello nel Mediterraneo 2015; Gaeta medievale e la sua cattedrale 2016; Re-thinking, Re-making, Re-living Christian Origins 2016; Pietro Toesca a Roma e la sua eredità 2017). Dirige le collane di studi "Esordi" (De Luca Editore, Roma) e, con Pio F. Pistilli, la collana di studi "Medioevo Mediterraneo" (Campisano Editore, Roma); è membro del board editoriale delle riviste "Storia dell’arte" e "Fenestella", e del comitato scientifico delle collane "Corpus della Scultura Altomedievale in Italia" (Fondazione CISAM), "Quaderni napoletani di Storia dell’arte medievale" e "Quaderni di Sassovivo. Storia, arte, archeologia". Le sue ricerche vertono su Roma, il Patrimonium Petri e il Meridione nel Medioevo, in particolare sull’interazione tra immagini, opere e spazio sacro nonché sulla rilettura dei fenomeni artistici attraverso l’analisi delle fonti e il riesame della storiografia.

  • 1
  • 2