Il potere della cura

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9 luglio 2025

Gesù ha appena annunciato la venuta del Regno dei cieli con le guarigioni operate intorno al lago di Tiberiade e sente compassione delle folle stanche e sfinite. L’umanità del nostro tempo non è così diversa! Anche oggi l’incarnazione del Verbo di Dio è segno di una speranza possibile, del grande amore che Dio ha per noi uomini e donne sempre più feriti e perduti. 

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Nel mondo, ma non del mondo

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7 luglio 2025

Dopo la morte e resurrezione di Gesù si apre un tempo nuovo. Nel lungo discorso di addio narrato da Giovanni si trovano gli insegnamenti e il mandato per viverlo e divenire discepoli di Gesù: inizia il tempo dell’apprendistato. Nessuna esenzione, nessuna corsia preferenziale per gli apostoli e le donne discepole: essere nel mondo accanto a tutte e tutti, donne e uomini, di ogni cultura, lingua e credo, nella compagnia dell’umanità ma al contempo rifuggire le logiche mondane proposte dal mondo, quelle compiacenti verso ogni agire e verso ogni persona, logiche adulanti e insidianti, mascherate da orpelli luccicanti di potere come solo il maligno sa tramare.

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Il tono nuovo dell’antico

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5 luglio 2025

In casa, seduto a tavola, Gesù condivide un pasto con i suoi discepoli e con molti pubblicani e peccatori, mostrando che alla tavola da lui imbandita tutti sono benvenuti, perché a quella tavola sono invitati i meno degni di un invito a pranzo. Quello offerto da Gesù è infatti il banchetto della misericordia, è la festa della gioia del Padre per i suoi figli malati e peccatori, segno e anticipazione del banchetto del Regno (cf. Mt 9,10-13).

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Misericordia, non sacrifici

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4 luglio 2025

Gesù ha appena guarito un paralitico per rivelarci che ha sulla terra il potere di rimettere i peccati. E oggi ascoltiamo un’altra liberazione dal male, un’altra manifestazione del suo perdono che ci ridà vita e libertà dalle nostre paure e catene. Vedendo un uomo seduto al banco delle imposte, un servo del denaro, Gesù lo chiama dicendogli: “Seguimi”; ed egli si alzò e lo seguì. 

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