Progetto e comitato scientifico

 

Il discorso su arte e Chiesa è stato condotto quasi esclusivamente da parte della Chiesa, dal magistero e dai teologi. Se la Chiesa pone agli artisti l’esigenza di lavorare in conformità alla liturgia, essa è disposta a lasciarsi porre delle esigenze da parte degli artisti? Gli artisti devono servire soltanto l’esigenza di bellezza della Chiesa o non devono essere colti anche altri registri dell’esperienza umana, come accade nell’arte contemporanea? I papi hanno riconosciuto questo compito agli artisti: Giovanni Paolo II ha parlato dell’arte come “voce dell’attesa della redenzione universale”, mentre Benedetto XVI ha affermato che “l’arte deve inquietare, la scienza rassicurare”.

Il convegno liturgico utilizzerà un concetto ampio di “immagine”. A questo proposito si deve distinguere tra immagini primarie e secondarie. Immagine primaria è l’assemblea liturgica stessa (Cristo e la comunità visibile) nei suoi diversi atti comunicativi. Gli spazi liturgici aniconici, quali le chiese cistercensi, quelle chiese della Riforma e le chiese del XX secolo, non sono privi da immagini pur non esibendo alcuna o poche immagini in senso classico. Non a caso il movimento liturgico del XX secolo favorì in larga misura chiese prive di immagini, poiché si dava maggior importanza all’immagine primaria che è l’azione liturgica stessa. All’inizio del secolo scorso, si è assistito spesso a una rimozione e a una riduzione di molte immagini accumulatesi nelle chiese storiche, ma verso la fine del Novecento in gran parte dell’Europa sono ritornate le immagini e qualcuno ha parlato di “iconoclasmo alla rovescia”. Occorre domandarsi se non si corra il rischio che le immagini diventino di nuovo, come già accadde nel XIX secolo, un surrogato della celebrazione liturgica che spesso manca di linguaggio, di espressione e di eloquenza?

Il convegno raccoglierà esperienze di architetti, di artisti di arti figurative e di teologi, riflettendo in che modo sia necessario affrontare la separazione “tra tempio e museo” (Alex Stock). Saranno inoltre presentate esperienze rilevanti dell’incontro tra liturgia e arte contemporanea in alcuni paesi europei e all’interno delle diverse confessioni cristiane.

 Comitato scientifico: ENZO BIANCHI (Bose), STEFANO RUSSO (Roma), GOFFREDO BOSELLI (Bose), FRÉDÉRIC DEBUYST (Louvain-la-Neuve), PAUL DE CLERCK (Paris - Brussel), ALBERT GERHARDS (Bonn), ANGELO LAMERI (Roma), KEITH PECKLERS (New York - Roma), GIANCARLO SANTI (Milano)