PHILIPPE MARKIEWICZ
Philippe Markiewicz (1963), monaco benedettino dell’abbazia Notre-Dame de Ganagobie (Haute-Provence), sin dall’infanzia ha desiderato dedicare la sua esistenza all’architettura. Fin dalla sua giovinezza intraprende numerosi viaggi, in cerca di diverse forme della bellezza e della spiritualità. Appena diplomato, si specializza nell’ambito dei monumenti storici e lavora al restauro dei templi khmer.
Il suo incontro con il fotografo Ferrante Ferranti sarà all’origine del suo libro Les Pierres vivantes, l’église revisitée (éd. Philippe Rey, 2005).
Proseguendo questa rilettura dei rapporti fra le arti e le spiritualità, creerà presso le éditions Faton una nuova rivista bimestrale, divenuta poi trimestrale presso le edizioni Artège, Arts sacrés, di cui è il capo-redattore.
Proposte di lettura
- Ph. Markiewicz, F. Ferranti, Les pierres vivantes. L’église revisitée, Philippe Rey, Paris 2005. Tr. it. : Ph. Markiewicz, F. Ferranti, Pietre vive. L'arte nella vita spirituale, Qiqajon, Magnano (Bi) 2016.
- «Incarnare la luce nella materia: vetrate contemporanee nelle chiese di Francia», in Liturgia e arte: la sfida della contemporaneità. Atti dell’VIII Convegno liturgico internazionale, Bose, 3-5 giugno 2010, a cura di G. Boselli, Qiqajon, Magnano (BI), 2011.
- «Au sujet de l’ambon. Pour un espace liturgique vaticanien», in Arts sacrés n. 31 (2014), pp. 10-17.
- E. Bianchi e Ph. Markievicz, «La luce nella chiesa di Bose: lettura di un'esperienza», in Architetture della luce. Arte, spazi, liturgia. Atti del 13. Convegno liturgico internazionale, Bose, 4-6 giugno 2015, a cura di Goffredo Boselli, Qiqajon, Magnano (Bi), 2016, pp. 19-34.