Mohandas K. Gandhi

La legge occidentale si rivela inadeguata, espressione della logica dei dominatori.Ma proprio quando la reazione violenta sarebbe sembrata a tutti l’unica via percorribile, lui vede la nonviolenza come via politica da percorrere. Si può dire che la scoperta della nonviolenza fu per Gandhi la scoperta della politica. Con la nonviolenza come metodo si dischiude per lui lo spazio dell’azione politica personale e collettiva. A volte l’idea della nonviolenza è considerata il frutto di un’evasione tutta sentimentale da una realtà spiacevole. Gandhi conosceva la realtà dell’odio e della falsità perché l’aveva vissuta sulla propria pelle: in effetti fu proprio quella realtà a sopraffarlo, quando il 30 gennaio 1948 Gandhi fu assassinato. La sua scelta della nonviolenza non era un’evasione sentimentale o una negazione della realtà del male. Al contrario, era la lungimirante accettazione della necessità di usare la forza e la presenza del male come fulcro del bene e della liberazione.

M.K. Gandhi, “Gandhi per la pace. Aforismi”, a cura di Thomas Merton, Feltrinelli, Milano, 2004
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