29 settembre

Tempera all’uovo su tavola telata e gessata - stile russo
LE ICONE DI BOSE, Trinità

Angeli e messaggeri del Signore

Le chiese d'occidente fanno oggi memoria degli angeli e messaggeri del Signore.
Gli angeli, secondo tutta la tradizione biblica, riassunta nella Lettera agli Ebrei, «sono spiriti inviati da Dio al servizio di coloro che devono ereditare la salvezza» (Eb 1,14). A loro, nella prima come nella nuova alleanza, Dio affida il compito di trasmettere la sua volontà al popolo d'Israele o a uomini da lui prescelti per una missione particolare. Certo, Paolo ricorda che «uno solo è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini: l'uomo Cristo Gesù» (1Tm 2,5), tuttavia le chiese cristiane hanno fin da principio riconosciuto un ruolo ai messaggeri di Dio nell'economia del Verbo: nel Nuovo Testamento è agli angeli che viene affidato l'incarico di annunciare l'incarnazione del Figlio di Dio, di custodirne il cammino terreno, di proclamarne la resurrezione, di spiegame l'ascensione, di accompagnarne il ritorno glorioso. Secondo la testimonianza degli antichi testi eucaristici d'oriente e d'occidente, i messaggeri di Dio celebrano alla presenza del Signore un'ininterrotta liturgia celeste, alla quale la liturgia della chiesa sulla terra non fa che unirsi per proclamare Dio tre volte Santo.
Con gli interrogativi posti alla fede in epoca moderna, tra le diverse confessioni cristiane sono sorte divergenze di comprensione, tuttora in attesa di approfondimento, riguardo al ruolo che gli spiriti angelici rivestono nel tempo della chiesa, per vegliare su di essa e sui singoli credenti.


TRACCE DI LETTURA

La mediazione non è sostanzialmente più necessaria, là dove il Figlio ha il Padre presso di sé e dimora anzi nel seno del Padre e agisce a partire dal proprio vedere, ascoltare e toccare il Padre, in forza della propria potestà ricevuta direttamente dal Padre. E tuttavia gli angeli non possono mancare, in primo luogo perché fanno parte della gloria celeste del Figlio dell'uomo, ma in secondo luogo e soprattutto perché devono rendere visibile il carattere sociale del regno dei cieli, nel quale il cosmo dev'essere trasformato. Non deve sorgere l'impressione che il regno che il Figlio è venuto a fondare e che certamente incarna nella sua totalità (come autobasileía), sia un luogo solitario nell'assoluto. Piuttosto questo luogo in Dio, al quale devono essere condotti i redenti della terra, è fin dall'inizio «la città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste», con le sue innumerevoli schiere di angeli, la comunità festosa dei primi nati.
(H. U. von Balthasar,  Gloria I. La percezione della forma)


PREGHIERA

Dio della luce,
tu hai affidato agli angeli
il ministero della lode continua
alla tua presenza
e li hai voluti quali tuoi messaggeri
per noi uomini:
concedi a noi,
pellegrini sulla terra,
la protezione delle creature del cielo,
perché possiamo
insieme con loro nel regno
contemplare sempre
la gloria del tuo volto.
Per Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

Gen 28,10-19; Eb 12,18-24; Gv 1,47-51


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Michele e tutti gli angeli

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli (calendario romano e ambrosiano)
Michele, arcangelo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (19 tūt/maskaram):
Terzo giorno della Croce gloriosa

LUTERANI:
Michele, arcangelo, e tutti gli angeli

MARONITI:
Ruhana (Ciriaco) il Cantore (+ ca 553), confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Ciriaco l'Anacoreta, monaco
Cipriano di Kiev (+ 1406), vescovo (Chiesa russa)
Kukša di Odessa (+ 1961), monaco (Chiesa ucraina)

SIRO-OCCIDENTALI:
Arrivo in Egitto di Severo di Antiochia

VETEROCATTOLICI:
Michele e tutti gli angeli