19 giugno 2025
«La mia mente abbisogna di chiese dai grandi echi e del frastuono delle strade fuori dal suo luogo di calma per scoprire dove le soffici colombe della pace si ritirano» (Elizabeth Jennings). Questo ritirarsi sembra la cifra essenziale della vita e della spiritualità di san Romualdo (+ 1027), figura luminosa dell’eremitismo nell’Italia centrale e settentrionale all’alba del secondo millennio.
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18 giugno 2025
L’evangelista Luca nel raccontarci questo episodio della vita di Gesù introduce delle differenze che addolciscono la narrazione rispetto alla redazione degli altri due evangelisti: quel “cercare” (cf. Mc 3,32), che ha una connotazione negativa, e quel porre la domanda: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” (cf. Mc 3,32; Mt 12,48), che porta in sé il dubbio. In Luca la madre e i fratelli raggiungono Gesù per “vederlo” (v. 20): un vedere che è loro reso impossibile dalle tante persone che circondano Gesù. E alla loro, e nostra, ricerca di visione Gesù risponde con un invito all’ascolto. E questa è l’altra bella differenza introdotta da Luca, il rimandare all’ascolto. Ascolto che è al centro di questo capitolo 8 del Vangelo secondo Luca: “Fate attenzione a come ascoltate” (Lc 8,18), perché è da questo ascolto che dipende il frutto che portiamo, la forma che diamo alla nostra vita, alle nostre relazioni. Poco prima Gesù ci ha messo di fronte alla domanda: quale ascolto scegli di offrire al seme-Parola di vita (cf. Lc 8,4-15)?
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