Rotture

Leggi tutto: Rotture

24 giugno 2025

Le rotture ci appartengono. Le rotture ci definiscono. Alcune sono lacerazioni che non si ricompongono facilmente o forse non si ricomporranno mai. Esistono però rotture vitali, feconde, generative di novità. Giovanni il profeta battezzatore, tanto amato dalla tradizione monastica – che lo ricorda come il primo, il “principe” dei monaci – e popolare, è una di queste rotture. Di quelle rotture rare che fanno la storia, forzano l’aurora a nascere, tracciano sentieri mai prima mappati, mai prima nemmeno immaginati. Forse pochi esseri umani hanno l’ardire di “essere rotture” nell’arco delle loro fragili e fugaci esistenze.

Continua la lettura

Convertitevi

Leggi tutto: Convertitevi

23 giugno 2025

Compito del profeta è risvegliare la coscienza ad un profondo desiderio che la abita: la deposizione dell’uomo vecchio e la rinascita a novità di vita. Illuminante a questo proposito è la pagina evangelica di oggi, l’apparizione sulla scena di Giovanni il Battista. Una pagina che la lettura rende contemporanea a noi e noi alla pagina, per cui l’ “In quei giorni venne”, l’incipit del brano, diviene oggi “viene a noi”. 

Continua la lettura

Ospiti per amore e nell’amore

Leggi tutto: Ospiti per amore e nell’amore

21 giugno 2025

In italiano, la parola ospite è ambivalente: può riferirsi tanto a chi ospita quanto alla persona ospitata. In ogni caso, però, lascia intuire un certo grado di conoscenza reciproca, o quanto meno di benevolenza e gratitudine; allude anche a diritti e doveri che, per quanto non codificati, sono riconosciuti da chiunque appartiene a una stessa cultura. Soprattutto, però, questa parola è un buon concentrato del vangelo che abbiamo appena letto: Gesù desidera essere ospitato da noi, anzi sta alla nostra porta e bussa perché lo ascoltiamo e gli apriamo (cf. Ap 3,14-20), e tutto il Vangelo secondo Giovanni ruota intorno al dramma del Figlio che “venne tra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto”

Continua la lettura