Fra Pietro. La pace sia con voi, fratelli. I frati. E con lo spirito tuo. Messo regale (facendosi decisamente innanzi, compie un profondo inchino). Sono stato incaricato da Sua Maestà re Carlo di mettermi a disposizione di Vostra Santità per ogni occorrenza. Supplico la Santità Vostra di non disdegnare i miei servizi...
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Quando e fino a quando le città possono permettersi una bohème, cioè una parte di popolazione un po’ marginale, ma che in pace inventa arte e vita, poesia e danza, e lo fa non come un business, ma come una ricerca e un piacere innanzitutto, un piacere a cui subordina l’arricchimento e il benessere? Per essere così una città...
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A Gesù e alla dinamica del Regno che egli annuncia era estranea ogni forma di esclusivismo. Obbedendo alla sua logica profonda, il cammino di Gesù tende a superare tutte le frontiere umane e a trasformare gli ostacoli in punti di partenza per un campo di attività più vasto … All’interno del popolo di Israele Gesù si sente spinto in maniera irresistibile verso coloro che sono nel bisogno...
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Per via degli incontri che suscita lungo il cammino, la marcia è un invito alla filosofia. Il viaggiatore è instancabilmente sollecitato a rispondere a una serie di domande fondamentali: da dove viene? Dove va? Chi è? Eterne domande di viaggiatori che il sedentario non si pone … Se normalmente si vive nell’amnesia delle questioni fondamentali, a meno di doversi confrontare con l’assenza, la malattia o la morte, lo stesso avviene nella marcia, in cui ogni attimo pone di fronte a interrogativi minimali. Oggi il paesaggio, il clima, la forma delle case, l’accoglienza degli abitanti sono diversi che in passato; conviene almeno dare un nome a quei misteri minuti e tranquilli che occupano per un attimo la mente, renderne conto all’interlocutore del momento, e trarre un senso da queste diversità prendendosi una cura in fin dei conti piacevole, poiché arresta lo sguardo e stimola a interrogarsi sulla turbolenza del mondo. Il viandante, per la natura singolare dei contatti che gli sono propria, è una persona cui facilmente si condividono le piccole cose che vivacizzano l’esistenza: i problemi di salute, la stanchezza del corpo, quel campo che non rende abbastanza, l’inverno più lungo e più freddo del solito o il caldo che persiste in autunno, l’inegualità della pioggia, l’arrivo di stranieri nel villaggio, la forma particolare di un albero, il fumo che si leva da un camino suscitando riflessioni sulla mitica freddolosità dei vicini, un raccolto inaspettato, l’assenza di mele in quell’annata, le susine che nascono in ritardo, una gelata tardiva di maggio(David Le Breton, Il mondo a piedi. Elogio della marcia, Feltrinelli, Milano 2001).