Discernere fra amore “psichico” e amore “spirituale”
Esiste un amore del prossimo su basi “psichiche”. È un amore capace dei massimi sacrifici, spesso supera di molto il vero amore in Cristo dal punto di vista dell’entusiasmo nella dedizione e dell’evidenza dei risultati ... L’amore psichico ama l’altro per amore di se stesso, l’amore spirituale ama l’altro per amore di Cristo. Per questo l’amore psichico cerca il contatto immediato con l’altro, non lo ama nella sua libertà, ma lo lega a sé, vuol conquistarlo, sopraffarlo con ogni mezzo, lo opprime, vuol essere irresistibile, vuol dominare. L’amore psichico non tiene gran conto della verità, è disposto a relativizzarla, perché il rapporto con la persona amata non deve essere ostacolato da niente, neppure dalla verità. L’amore psichico ha brama dell’altro, della comunione con lui, del contraccambio del suo amore, ma non è al suo servizio. anzi è ancora la sua brama a manifestarsi nelle apparenze del servizio. Due punti, riducibili peraltro a uno solo, mettono in luce la differenza fra l’amore psichico e quello spirituale: il primo non è in grado di resistere al disciogliersi di una comunione ormai inautentica, per amore della comunione in senso vero; né è in grado di amare il nemico, cioè colui che gli resiste sul serio e tenacemente. il motivo è lo stesso: l’amore psichico è per sua essenza brama, e precisamente brama di comunione psichica. Finché riesce in qualche modo ad appagarla, non vi rinuncia, neppure in nome della verità o del vero amore per l’altro. E se non può aspettarsi appagamento di questa brama, allora è la rovina, e l’altro diventa un nemico ...
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