Discernere fra amore “psichico” e amore “spirituale”

L’amore psichico ha come fine solo se stesso, fa di se stesso opera e idolo da adorare, a cui subordina inevitabilmente qualsiasi cosa. Non si cura d’altro, non coltiva e non ama nient’altro che se stesso al mondo. Mentre l’amore spirituale viene da Gesù Cristo, lui solo serve, e sa di non avere accesso immediato all’altro uomo. Cristo è tra me e l’altro ... Il che significa risparmiare all’altro tutti i miei tentativi di condizionarlo, di costringerlo, di dominarlo con il mio amore. Senza dipendere da me, l’altro vuole essere amato per come è, vale a dire come uno per il quale Cristo si è fatto uomo, è morto ed è risorto, ha conseguito la remissione dei peccati e ha preparato la vita eterna ... L’amore psichico si fa una propria immagine dell’altro, di ciò che è e di ciò che dovrà essere. Prende la vita dell’altro nelle proprie mani. L’amore spirituale trae da Gesù Cristo la vera immagine dell’altro, cioè l’immagine su cui Gesù Cristo ha lasciato e vuole lasciare la propria impronta ... L’amore psichico vive un’oscura brama incontrollata e incontrollabile, l’amore spirituale vive nella chiarezza del servizio ordinato secondo la verità. L’amore psichico determina asservimento umano, vincoli di dipendenza, indurimento; l’amore spirituale genera la libertà dei fratelli nella sottomissione alla Parola. L’amore psichico coltiva artificiosi fiori di serra, l’amore spirituale produce i frutti, che crescono perfettamente sani secondo la volontà di Dio a cielo aperto, esposti alla pioggia, alla tempesta e al sole (Dietrich bonhoeffer, Vita comune, Queriniana, Brescia 2003, pp. 27-29).

  • 1
  • 2