Chiamati a rispondere al dolore umano

 La vita però può insegnarci che i fatti del giorno, anche se superano le nostre capacità di sopportazione, non devono rimanere all'esterno del nostro cuore; che, invece di esserne amareggiata, la nostra vita può arrendersi al principio secondo il quale soltanto dal cuore può sgorgare una risposta creativa. Se la risposta al mondo rimane sospesa fra il cervello e le mani essa continuerà ad essere fiacca e superficiale. Se la protesta contro la guerra, contro la segregazione, contro l'ingiustizia sociale, non oltrepassa il livello della reazione, la nostra indignazione avrà un valore puramente personale, la speranza in un mondo migliore degenererà nel desiderio di ottenere risultati imra la nostra generosità si esaurirà nei dispiaceri. Soltanto quando il pensiero scende all'interno del cuore noi possiamo aspettarci una risposta duratura, che scaturisca dal nostro intimo io.

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