30 ottobre 2025
Parlare a nuora perché suocera intenda. Il detto della sapienza popolare si attaglia alla perfezione a questo incontro tra Gesù e alcuni farisei. “Vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere” – gli dicono, dissimulando la loro brama di toglierlo di mezzo, in un modo o nell’altro, mentre il re di Galilea non desiderava altro che vederlo, ammirare all’opera quel saltimbanco dei miracoli (cf. Lc 23,8). Sta al gioco Gesù, e fingendo di rivolgersi a “quella volpe” risponde per le rime a quei volponi. Con finto altruismo, lo invitano ad andarsene ora per salvarsi la vita? Ebbene, lui svela loro un altro senso del tempo, dell’andare e della vita stessa.
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29 ottobre 2025
L’evangelista Luca ci ricorda che Gesù si sta dirigendo verso Gerusalemme. La città santa sarà il luogo della sua passione, morte e resurrezione, ma anche il luogo in cui il suo evangelo raggiungerà, in cerchi concentrici, la Giudea, la Samaria e i confini della terra (cf. At 1,8). Gerusalemme rappresenta dunque un compimento – il compimento dell’amore – e un cominciamento radicale, un nuovo inizio per l’umanità intera.
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28 ottobre 2025
L’elezione dei Dodici è fatta precedere da un particolare su cui riponiamo la nostra attenzione: “In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio” (Lc 6,12). Gesù, l’uomo della compagnia, passa di villaggio in villaggio, le folle lo seguono; l’uomo della cerchia ristretta, le sue soste di casa in casa, è altresì l’uomo della solitudine, del ritirarsi in luoghi appartati, solitari.
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