In questa rubrica giornaliera vi proponiamo la meditazione del Vangelo del giorno preparata da un fratello o una sorella di Bose. Il nostro desiderio è di spezzare il pane quotidiano della parola di Dio, condividendo la lectio divina fatta nella solitudine della cella monastica. Per tutti il fine è quello indicato da Ignazio d’Antiochia, “rifugiarmi nel Vangelo come nella carne di Gesù” (Lettera ai Filadelfiesi).

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

Mendicante di luce

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24 marzo 2023

Chi è Bartimeo? Un mendicante, un cieco. Un mendicante di luce, perché cieco. Ma soprattutto un mendicante di Luce, perché assetato di senso. Quest’uomo, il figlio di Timeo (questo significa il nome Bartimeo) giace lungo una strada affollata, a tendere la mano sperando nella compassione di qualche anima sensibile. È lì, giorno dopo giorno, immobile, senza orizzonti, senza futuro, nel buio dei suoi occhi spenti.

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Un regno, non per essere servito, ma per servire

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23 marzo 2023

Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, pescatori di mestiere, da qualche tempo seguono Gesù. Ricordiamo l’inizio: Gesù camminava lungo il mare di Galilea e li vide mentre insieme al padre riparavano le loro reti. Li chiamò insieme a Pietro e Andrea: “Venite dietro a me vi farò pescatori di uomini. Ed essi subito lasciarono la barca, il loro padre e lo seguirono” (Mt 4,18-22).

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Lasciare per ricevere

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22 marzo 2023

Gli occhi di Gesù, prima fissati in un amorevole sguardo verso il “tale” che desiderava seguirlo ma che non ce la fa, ora si levano su coloro che sono attorno e stanno assistendo alla scena, e le sue parole sono nette: “Quanto è difficile per chi ha ricchezze entrare nel Regno di Dio!” (v. 23).

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Scegliere la vita

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20 marzo 2023

Come invece Gesù conosce il suo Dio?
È un Dio i cui comandi sono mezzi per far crescere la vita grazie alle relazioni di amore rispettoso: Come sta scritto “Vedi, io pongo davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi perciò ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandamenti (le sue parole), le sue leggi e le sue norme, perché tu viva.” (Dt 30,15)

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Un bicchiere d’acqua

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18 marzo 2023

Oggi il Vangelo ci pone davanti alle parole rivolte a Gesù da Giovanni, che si fa portatore di un “noi” che subito stride ai nostri orecchi. Giovanni, uno dei discepoli più vicini a Gesù, insieme a suo fratello Giacomo, era soprannominato “figlio del tuono”, probabilmente perché molto zelante e capace di imporre il suo sentire.

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La vera grandezza

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17 marzo 2023

In cammino attraverso la Galilea, per la seconda volta Gesù preannuncia ai discepoli la sua passione, morte e resurrezione. Sappiamo che nei vangeli sinottici tale annuncio viene ripetuto tre volte. Sono parole importanti che mostrano l’orizzonte della vita cristiana; esse devono essere riprese costantemente perché indicano il senso e la direzione del nostro cammino, affinché possiamo adattare il passo e l’orientamento al cammino di Gesù. Ascoltiamole ancora una volta: non si tratta di seguire un personaggio grandioso, ma un condannato a morte, un umiliato, un rigettato; letteralmente, un “consegnato” (paraditotai): tutta la sua esistenza è stata vissuta all’insegna di un lasciarsi consegnare, di un donarsi. 

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La fede, forza nella debolezza

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16 marzo 2023

Nel vangelo che meditiamo oggi è racchiusa una della più belle professioni di fede: “Credo, aiutami nella mia incredulità” (v.22). È “uno della folla” che grida ad alta voce questa invocazione a Gesù e come molte volte nei vangeli spesso i personaggi non hanno nome per indicare che potremmo anche essere noi. 

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Perdere

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14 marzo 2023

Quali sono le parole che più ci colpiscono leggendo questa pericope? Forse: vita, salvare, perdere… Troviamo famiglie di termini che presentano sfumature diverse, ma il concetto è chiaro e ricorre in tutti e quattro i vangeli: “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia la salverà” dice Lc 9,24.

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La porta, la via, la meta

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10 marzo 2023

Nonostante questa pagina del vangelo riecheggi con sonorità note ai nostri orecchi di ascoltatori della Parola, forse non risuona più con la cacofonia della sua stridente drammaticità. Morte e vita qui stanno una davanti all’altra, e noi in mezzo. Come stare in questo “tra” la vita e la morte che segnano la nostra esistenza come suo inizio e sua fine, ma poi che la intessono in ognuno dei suoi giorni, in cui eventi, sentimenti, pensieri di vita e di morte si intrecciano e combattono fuori e dentro di noi?

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