KONSTANTIN SIGOV

sigovKonstantin Sigov (Kiev 1962) insegna storia delle idee teologiche e filosofiche all’Università statale “Accademia Moghiliana” di Kiev, e dirige il Centro di ricerche umanistiche europee. Nel 1992 ha fondato l’Associazione culturale e editoriale “Lo Spirito e la Lettera” (Duch i Litera), di cui è tuttora direttore. I progetti editoriali sono stati il fondamento di una rete di contatti con le più importanti scuole di pensiero europee. Nell’ambito di questi progetti sono stati invitati a Kiev studiosi e filosofi quali Paul Ricœur, Reinhard Kozellek, Arvo Pärt, Kallistos Ware, Georges Nivat e altri. Presso le edizioni da lui dirette, Konstantin Sigov ha in particolare curato la traduzione delle opere del Patriarca Bartolomeos I, del cardinal Walter Kasper, dell’arcivescovo Rowan Williams, di p. Enzo Bianchi, di p. Michel van Parys, e dei fondamentali documenti del dialogo ecumenico tra cattolici e ortodossi. Dal 2000 a oggi organizza annualmente il forum ecumenico internazionale delle “Letture della Dormizione” (Uspenskie Čtenija), di cui cura l’edizione degli Atti. La sua bibliografia conta oltre cinquanta titoli di studi di carattere filosofico e teologico e di storia della cultura, pubblicati in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera e Svezia (cf. https://ukma-kiev.academia.edu/CONSTANTINSIGOV) Ha tenuto lezioni alla Sorbona, alle Università di Oxford, Stanford, Roma, Ginevra, Lovanio e altre. Il Ministero dell’Istruzione francese gli ha conferito il titolo di Chevalier dans l’Ordre des Palmes Academiques.


Una comunità nella persecuzione: Padre Aleksandr Glagolev (1872-1937)

La vita dei testimoni e il cammino dei martiri sono i criteri di una rivisitazione critica delle opinioni sul martirologio del xx secolo. L’autocoscienza di un’intera schiera di anonimi testimoni della verità è espressa con lucidità nelle parole dell’ultimo rettore dell’Accademia teologica di Kiev, perito durante gli interrogatori nel 1937, il prete Aleksandr Glagolev: “Allora soltanto le sofferenze del cristiano saranno a somiglianza delle sofferenze di Cristo e salvifiche per chi soffre, quando questi nella sofferenza saprà conservare la vera fede, e un amore saldo per il Padre celeste … e se saprà mantenere l’amore fraterno verso il prossimo, senza escludere i suoi nemici”.
Attraverso la ricostruzione della vita e l’opera del neomartire Aleksandr Glagolev e di suo figlio, il santo giusto padre Aleskej Glagolev († 1972), e della comunità cristiana raccolta attorno a loro, la relazione si propone di approfondire la comprensione che gli stessi martiri avevano del proprio cammino come itinerario di amore e comunione. “La cosa più importante nel martirio non è il sangue, ma l’amore immutato e immutabile” (metropolita Anthony Bloom). Senza l’amore, la testimonianza alla verità viene meno. Il criterio della verità è la “legge dell’amore”.