Messaggio di Hieronymos II, Arcivescovo di Atene

XXI Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
LE ETÀ DELLA VITA SPIRITUALE
Bose, 4-7 settembre 2013
in collaborazione con le Chiese Ortodosse

sua Beatitudine l’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronymos IIMESSAGGIO DI HIERONYMOS,  ARCIVESCOVO DI ATENE

Reverendissimo p. Igumeno del Sacro Monastero di Bose,
Stimatissimi signori professori e onorati partecipanti al Convegno,

Cari fratelli,

Sono particolarmente felice, perché nel vostro prezioso raduno teologico, in tempi estremamente burrascosi, ci viene offerta l’occasione propizia di trattare un tema teologico di grande rilevanza. Sono sicuro che la presenza di eminenti oratori, le sapienti relazioni e la discussione feconda contribuiranno non poco a illuminare questo tema dai molteplici aspetti.

Attraversiamo un periodo difficile, in cui sia il nostro paese che molti altri paesi nel mondo, subiscono le ferite di una crisi economica e spirituale dalle dimensioni etiche e sociali. Il fatto che questa crisi abbia in profondità cause di natura spirituale lo abbiamo già ripetutamente notato in passato, sia noi personalmente sia molti altri fratelli vescovi, teologi e filosofi. Mentre il mondo attuale si trova a fronteggiare la minaccia di queste tragiche condizioni, emergono la povertà spirituale e tutti quegli aspetti problematici che hanno condotto alla crisi la nostra società contemporanea.

È un fatto provato che il cristianesimo ha dato un una nuova svolta al cammino dello spirito umano e che allo stesso tempo ha costituito un grande balzo in avanti nella rivelazione della sua essenza spirituale. La vita della chiesa non è esercizio del pensiero o dell’intelletto, ma è soprattutto un’esperienza spirituale. Questa comune esperienza, l’hanno svelata con i loro scritti e la loro vita i grandi Padri della Chiesa: Gregorio di Nissa, Gregorio il Teologo, Basilio il Grande, Giovanni Climaco, Massimo il Confessore, Simeone il Nuovo Teologo, Gregorio Palamas e tanti altri padri monastici, sia in Occidente che in Oriente.
La grazia di Dio “inizia da Dio Padre, discende attraverso il Figlio e Verbo, ed è portata a compimento dal santissimo Spirito”, scrive Gregorio di Nissa, e “genera e plasma spiritualmente l’uomo”, aggiunge il santo Nicola Cabasilas. Cristo ci offre la sua grazia in modo abbondante. Ma noi la custodiamo? Questa è la grande questione. Appartiene infatti alla lotta personale, allo sforzo interiore di ciascuno di custodire nella propria esistenza la relazione immediata con la Grazia.

Studio, pensiero, dialogo, umiltà, coraggio, preghiera e spirito di discepolato nei confronti di questi santi Padri offriranno in questo risposte salutari, in modo che la loro parola possa dare frutti anche nella nostra epoca, a gloria di Dio e della sua Chiesa.

Vorrei salutare nell’amore di Cristo gli egregi partecipanti al Convegno e coloro che hanno contribuito a realizzare questo prezioso raduno, attendendo con interesse i suoi risultati.
Mi auguro che, con la benedizione di Dio, i suoi lavori amplino in modo fecondo e costruttivo la considerazione degli stadi della vita spirituale, offrendo nuovo respiro e alimento al nostro servizio verso l’uomo tormentato della nostra epoca.

Con fervide preghiere
+ Hieronymos II di Atene