Il sacramento del perdono
La parola divina di perdono in Gesù Cristo, parola incondizionata e senza pentimento, rimane presente nella comunità di coloro che credono in questo perdono, nella chiesa. La chiesa è il sacramento fondamentale di questa parola divina di perdono. Questa parola unica, che la chiesa è, e che rimane in essa come viva presenza di potenza e di efficacia, si articola in modi diversi, in conformità alla natura dell'uomo.
È presente come messaggio rivolto a tutti nella predicazione della chiesa: «Credo... il perdono dei peccati» proclama la confessione apostolica di fede. Questa parola di perdono della chiesa viene pronunciata in modo fondamentale e normativo per tutta l'esistenza dell'individuo nel sacramento del battesimo. Essa rimane viva ed efficace nella preghiera della chiesa, in cui questa chiede con sempre rinnovata fiducia la misericordia di Dio per sé, chiesa di peccatori, e per ogni uomo, accompagnando così la continua e sempre più profonda conversione dell'uomo, che soltanto nella morte giunge al compimento e alla vittoria definitiva. La stessa parola di perdono (sempre sulla base di quella pronunciata nel battesimo) viene ancora rivolta dalla chiesa al singolo in modo particolare quando e dove il cristiano - che anche dopo il battesimo rimane peccatore e può cadere in nuovi peccati gravi - confessa pentito davanti al rappresentante della chiesa la sua grande colpa o la miseria della sua vita, o la porta davanti a Dio e al suo Cristo nella confessione collettiva di una comunità. Questa divina parola di perdono, rivolta a un battezzato che confessa la propria colpa da un rappresentante della chiesa che ne ha ricevuto l'incarico, la chiamiamo sacramento della penitenza. Tale parola di perdono ha un carattere peculiare: il cristiano battezzato, come membro della chiesa, con il suo peccato - grave o leggero - si è messo anche in contraddizione con la natura della comunità santa a cui appartiene, la chiesa appunto; infatti esistenza e vita della chiesa devono essere il segno che la grazia di Dio come amore a Dio e all'uomo è vittoriosa nel mondo. Attraverso la parola di perdono la chiesa perdona anche il torto che la colpa dell'uomo le fa. Anzi, si può dire che la chiesa perdona la colpa attraverso la parala consegnatale, proprio in quanto perdona all'uomo il torto che egli le ha fatto; così come essa nel battesimo comunica all'uomo lo Spirito Santo in quanto lo incorpora a sé come corpo di Cristo. E poiché questa parola della chiesa pronunciata entro la concreta situazione di colpa del singolo come parola di Cristo e in conformità alla natura della chiesa stessa, non è semplicemente un discorso sul perdono di Dio ma l'evento stesso del perdono, questa parola è realmente un sacramento. Qui accade quanto viene detto in Matteo16 e 18 e in Giovanni 20: la chiesa assolve «sulla terra» (cioè nel suo ambito proprio) rimettendo i peccati, in modo tale che l'uomo è assolto anche «in cielo» (nella remissione della colpa davanti a Dio).
K. Rahner, Lasciarsi perdonare, Queriniana, Brescia 1975, 33-35.