BOULOS WEHBE, Beirut

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


Il dialogo con l’Islam nella Chiesa di Antiochia

Leggi tutto: BOULOS WEHBE, Beirut

BOULOS WEHBE, Beirut

Boulos Wehbe è professore presso la Facoltà di scienze umane della Notre Dame University di Beirut. Laureatosi nel 1982 in studi mediorientali presso l’American University of Beirut, si è dedicato a studi e pubblicazioni di carattere socio-antropologico principalmente su dialogo ecumenico e islamo-cristiano in Medio Oriente. È affiliato alla sezione Fede e Unità del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, coordinatore del Comitato congiunto per l’educazione cristiana, ospite regolare delle trasmissioni di TeleLumière e parroco di una comunità a Beirut.

ELISSEOS DI SIMONOPETRA, Monte Athos

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


Ospitalità athonita e ethos cristiano

Leggi tutto: ELISSEOS DI SIMONOPETRA, Monte Athos

ELISSEOS DI SIMONOPETRA, Monte Athos

JUSTIN SINAITIS, Monastero di Santa Caterina del Monte Sinai

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


L’ascesi della xenitéia in Giovanni Climaco

Leggi tutto: JUSTIN SINAITIS, Monastero di Santa Caterina del Monte Sinai

JUSTIN SINAITIS, Monastero di Santa Caterina del Monte Sinai

Justin (Hicks) è monaco al Monastero di Santa Caterina sul Sinai dal 1996. Da diversi anni ne è il bibliotecario, occupandosi in particolare del progetto di digitalizzazione dei manoscritti del monastero. Laureatosi nel 1971 in Storia greca e bizantina presso la University of Texas di Austin, ha abbracciato la vita monastica nel 1974. Grazie al suo blog e alle sue doti di fotografo dà accesso a squarci del deserto sinaita e della sua spiritualità a cristiani dei più diversi angoli del mondo.


Abstract
Giovanni Climaco pone la “xeniteia” come sicuro fondamento per chi desidera iniziare a salire la scala della divina ascesa. Questo termine greco non può essere tradotto che con una parafrasi come “soggiorno in una terra straniera: esilio”, o “isolamento dal mondo: solitudine”. “L’amore di Dio è il fondamento dell’esilio” – scrive Climaco. Noi seguiamo Colui che è stato esiliato dal cielo per discendere sulla terra. La fuga dall’Egitto, la tipologia dell’esodo del popolo di Israele percorre poi l’intero libro della Scala. “L’esilio è la separazione da tutto per far si che la mente sia inseparabile da Dio”- scrive ancora il sinaita, riferendosi alla custodia della mente nella preghiera. Giovanni Climaco, con la sua stessa esperienza di vita, rappresenta un esempio di chi è trasportato in cielo pur continuando a vivere sulla terra.

✜ EPIPHANIOS DI SAN MACARIO, Monastero di San Macario, Egitto

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


L’accoglienza del nemico nei padri del deserto

Leggi tutto: ✜ EPIPHANIOS DI SAN MACARIO, Monastero di San Macario, Egitto

✜ EPIPHANIOS DI SAN MACARIO, Monastero di San Macario, Egitto

Anba Epiphanios dal 2013 è abate-vescovo del monastero di san Macario, nel deserto di Scete. Nato a Tanta (Egitto) nel 1954, si è laureato nel 1978 in chirurgia. È entrato al monastero di san Macario nel 1984 e nel 2002 è stato ordinato presbitero. È stato discepolo di padre Matta el Meskin, igumeno del monastero dal 1969 al 2006. In monastero ha lavorato a lungo alla casa editrice e come redattore della rivista del monastero. È stato economo, oltre ad aver prestato servizio per molti anni come medico della comunità. Dopo l’elezione ad abate ha voluto mantenere l’incarico di bibliotecario e responsabile della sezione dei manoscritti. Attualmente è membro della commissione per la promozione della cultura presso il Santo Sinodo, istituita da S.S. Tawadros II.

È autore, inoltre, di numerose pubblicazioni, tra cui l’edizione e la numerazione dei detti del Bustan al-Ruhban (‘Il giardino dei monaci,’ versione araba degli Apophtegmata patrum); la traduzione e il commento dell’eucologio del monastero Bianco; la traduzione e commento delle liturgie di san Basilio e san Gregorio; numerosi articoli di patristica, liturgia, monastica sulle riviste copte in arabo Saint Mark e Alexandria School.

FOTIOS IOANNIDIS, Tessalonica

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


L'ospitalità nella Regola di san Benedetto

Leggi tutto: FOTIOS IOANNIDIS, Tessalonica

FOTIOS IOANNIDIS, Tessalonica

Fotios Ioannidis è professore presso la Facoltà Teologica dell’Università Aristotele di Salonicco. Ha studiato teologia a Salonicco è ha compiuto studi post-laurea in Italia, grazie a una borsa di studio del Comité Catholique pour la Collaboration Culturelle. Si è specializzato in patrologia e storia della Chiesa. Si occupa principalmente di letteratura cristiana occidentale e dei rapporti tra le spiritualità cristiane di Oriente e di Occidente. È membro della Association Internationale d'Études Patristiques, della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino e della Accademia di Sant'Ambrogio della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Ha partecipato a molti convegni internazionali in Grecia e in altri paesi esteri. Tra le sue pubblicazioni conta l’edizione tradotta e commentata di scritti di padri occidentali, come Ambrogio, Agostino e Cipriano, oltre a studi più generali sulla letteratura cristiana d’Occidente o sugli Influssi del monachesimo d’Oriente sulla Regola di San Bendetto (1995).

Abstract
Nel cristianesimo i concetti di ospitalità (philoxenia) e di amore per gli uomini (philanthropia) si sovrappongono e si implicano a vicenda, poiché Cristo, con la sua incarnazione, ha dato realtà e sostanza all’amore verso gli uomini, alla “filantropia” . Il monaco, seguendo il Signore, pone in atto l’amore trasfigurato e disinteressato verso la persona del fratello, il forestiero.
Così, san Bendetto, seguendo l’indicazione e l’esortazione neotestamentaria di Mt 25,35 «Ero forestiero e mi avete accolto», raccomanda ai suoi monaci che i forestieri che visitano il monastero siano accolti come se se si trattasse di ospitare lo stesso Cristo. In questo quadro cristocentrico, la Regola benedettina prevede un rituale di accoglienza dell’ospite analogo a quello che si trova nella tradizione monastica orientale.

GIORGI ZVIADADZE, Tbilisi

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


L’ospitalità nel monastero athonita di Iviron, crocevia di diverse tradizioni spirituali ortodosse

Leggi tutto: GIORGI ZVIADADZE, Tbilisi

GIORGI ZVIADADZE, Tbilisi

Giorgi Zviadadze è rettore di Seminario e Accademia teologica di Tbilisi e professore all’Università del Caucaso. Nato nel 1963, ha compiuto studi teologici all’ Accademia teologica di Tbilisi e letterari all’Istituto Shota Rustaveli di letteratura Georgiana. Press oil medesimo istituto ha compiuto un dottorato di ricerca con una tesi sul De verginitatis di Gregorio di Nissa. Dopo questi studi teologico-letterari, si è laureato in relazioni internazionali presso l’Università di Georgia. È rappresentante della Chiesa ortodossa georgiana nel Dialogo internazionale con il Giudaismo e membro delle Commissioni congiunte per il dialogo teologico della Chiesa ortodossa con la Chiesa anglicana e con la Chiesa cattolica romana.

Abstract
L’ospitalità e la grazia dell’accoglienza del povero con cortesia amorevole, buone azioni compiute nel nome di Dio, costituiscono il fondamento del ministero di salvezza della Chiesa di Cristo. Il Capo della Chiesa, il Signore stesso fattosi uomo, infatti ha proclamato a tutta l’umanità: “Venite a me, voi tutti affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Mt 11,28). In diversi periodi e circostanze della vita, l’esperienza appena menzionata, che è al cuore della Chiesa Ortodossa, si è manifestata attraverso vari fenomeni straordinari. Vorrei richiamarne due, inediti e unici, che manifestano l’eredità lasciata dai padri athoniti georgiani nel monastero di Iviron sul monte Athos.

PAUL MEYENDORFF, Crestwood NY

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 


Il sacramento dell’ospite. Accoglienza e comunione nella comprensione liturgica

Leggi tutto:  PAUL MEYENDORFF, Crestwood NY

PAUL MEYENDORFF, Crestwood NY

Paul Meyendorff ha ricoperto la carica di professore di teologia liturgica presso il Seminario teologico ortodosso St. Vladimir fino all’anno scorso ed è tuttora editore della “Orthodox Liturgy Series” per la casa editrice del medesimo istituto. Nel 2013 gli è stato conferito un dottorato honoris causa presso l’Istituto Saint-Serge di Parigi. È membro del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa d’America e suo rappresentante presso il Consiglio ecumenico delle Chiese; è inoltre membro della Commissione di dialogo Ortodosso-Anglicana e della Consulta teologica ortodossa – romano cattolica negli Stati Uniti d’America, oltre a far parte del gruppo di lavoro teologico ortodosso-cattolico St. Irenaeus. Tra le sue numerose pubblicazioni vale la pena ricordare Russia, Ritual, and Reform: The Liturgical Reforms of Nikon in the 17th Century (St. Vladimir’s Seminary Press, 1991) e The Anointing of the Sick (St. Vladimir’s Seminary Press, 2009).