La fede istanza critica della religione

L’attività dell’uomo si esplica in sfere differenti: economica, politica, scientifica, religiosa. In un mondo sacro queste sfere non sono ancora distinte e la sfera religiosa ingloba le altre. Un esempio: il politico non è ancora distinto dal religioso, come nel caso della società nella quale ha vissuto Gesù. Quelli che Giovanni chiama “i giudei”, cioè i capi religiosi degli ebrei, sono nel contempo e inscindibilmente i capi politici di quel popolo. Altro esempio: un fenomeno naturale ha immediatamente un significato religioso: quando rimbomba il tuono, è Dio che parla. L’uomo di oggi, invece, quando vede un lampo sa che è una certa quantità di elettricità che si scarica. La secolarizzazione è il movimento grazie al quale queste differenti sfere assumono un a crescente autonomia, in particolare nei confronti della sfera religiosa, che cessa di essere inglobante e dominante. Lo sviluppo della secolarizzazione è andato di pari passo con quello della modernità. Una delle fonti di quest’evoluzione, che è un dato storico, è stato in occidente, specie a partire dal Rinascimento, lo sviluppo della razionalità. In quattro secoli esso ha portato, in campi differenti, a quel che noi conosciamo: lo stato moderno, la dichiarazione dei diritti dell’uomo, ma anche il prodigioso progresso della scienza e della tecnica, una conoscenza e una padronanza crescente delle leggi della natura. La posta in gioco di quest’evoluzione è l’avvento di un uomo più adulto, libero e responsabile. Quali che siano le crisi che questo movimento ha scatenato, siamo qui di fronte a un’evoluzione irreversibile, a un progresso nell’evoluzione dell’uomo (J.-P. Mensior, {link_prodotto:id=365}, Qiqajon, Bose 2001, pp. 157-160).

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